Alla seduta del comitato cultura sono stati invitati diversi rappresentanti delle istituzioni che si occupano di editoria e cinema. A questi due settori, in concreto all'Agenzia pubblica del libro e al Centro di cinematografia, il Ministero della cultura aveva imposto già lo scorso 27 marzo di sospendere ogni attività collegata ai nuovi concorsi fino all'approvazione della revisione di bilancio per l'anno in corso. L'appello rivolto dal partito Levica, per bocca del presidente Luka Mesec, ai membri del comitato cultura è stato quello di fare in modo che questi due settori non vengano ulteriormente penalizzati da tagli di risorse con la revisione di bilancio dello stato, tagli che ne limiterebbero l'attività e l'efficienza. Il discorso è andato anche alla situazione generale in campo culturale, che a causa dell'emergenza Covid-19, si trova a destreggiarsi con una situazione del tutto anomala e altamente dannosa dall'aspetto delle vendite e degli altri introiti. Da poco sono stati riaperti i centri espositivi ed i musei, i libri si vendono on line, ma i teatri continueranno a rimanere chiusi. Da parte sua, considerato anche il recente insediamento, il ministro Vasko Simoniti si è detto impossibilitato a dare un quadro completo ed esauriente dell'attuale stato delle cose in campo culturale, come pure di offrire una proiezione futura, alla luce dei gravi problemi causati dall'epidemia. Il ministro ha rilevato che in favore della cultura il governo ha già preso una serie di misure, tra cui una legge volta a salvaguardare le categorie più deboli ed a favorire la creatività culturale. Nel corso della riunione i membri del comitato non hanno accolta nessuna proposta del partito Levica, ma hanno invece approvato le deliberazioni della coalizione e la richiesta di attuazione della legge sul cosiddetto euro per la cultura.
Miro Dellore