Milan Rakovac, scrittore, saggista, regista e traduttore, è stato definito “uno dei precursori del post-modernismo letterario”. La consacrazione in Istria e negli ambienti culturali internazionali gli viene dal suo romanzo “Riva i drusi” del 1983, una delle prime opere di un autore con un background familiare non italofono a raccontare la tragedia del Novecento istriano. Ci è riuscito talmente bene da suscitare la più ampia ammirazione di Fulvio Tomizza e, immediatamente, un’amicizia profonda e mai scalfita, neanche negli anni del nuovo, duro, conflitto sul suolo Jugoslavo, che ha aperto nuove dicotomie e sfide anche in Istria. Tomizza è purtroppo uscito di scena alla fine del “secolo breve”, tragico negli eventi e intenso sul piano del confronto culturale. Lo scrittore di Materada è stato il migliore maestro per generazioni di suoi lettori, una voce a cui prestare ascolto, un tesoro di idee da realizzare. All’indomani della sua prematura scomparsa Milan Rakovac ha ideato e avviato l’incontro degli scrittori dei tre Paesi e popoli che da sempre abitano la penisola istriana denominato Forum Tomizza. Un incontro itinerante e altamente coinvolgente che proprio quest’anno ha festeggiato la ventesima edizione. Una delle idee portanti della manifestazione è la comunicazione permanente tra intellettuali e artisti che qui operano, all’insegna della comprensione e della tolleranza, incentivando l’empatia per l’Altro, affermando quello che è al centro del Forum, lo sguardo umanistico plurietnico sul mondo, uno dei fondamentali valori europei. Auguri Milan Rakovac e grazie per tutto questo.
Miro Dellore