Il Ministero della cultura reagisce alla notizia ritenuta non fondata diffusa da alcuni media sloveni e dal servizio televisivo pubblico sui tagli previsti dal decreto anticoronavirus nei settori della produzione cinematografica e della pubblicazione di nuovi libri.
Con un comunicato diffuso ai media il Ministero della cultura afferma che non trova fondamento nei fatti la notizia del blocco parziale dei finanziamenti nei settori della cinematografia e dell'editoria nel quadro del maxi pacchetto anticoronavirus approvato dal governo. La comunicazione fatta pervenire dal Ministero al Centro per la cinematografia e all'Agenzia per il libro non imponeva alcun tipo di taglio, ma conteneva solo delle raccomandazioni relative ai bandi pubblici in questo periodo di emergenza sanitaria e fino all'approvazione della rettifica di bilancio per il 2020. Nella stessa si specificava che per i concorsi già in essere si possa proseguire l'attività fino al rilascio dei decreti e che per i bandi non ancora pubblicati si proceda al loro temporaneo congelamento, in attesa di tempi migliori. Per gli impegni già in scadenza i pagamenti sono stati già assicurati, infatti il Ministero ha versato all'Agenzia per il libro oltre 470 mila euro per la copertura degli oneri per il mese di aprile. Il testo con le raccomandazioni, così il Ministero, fa dunque riferimento solo alla modalità con cui condurre i bandi ed i concorsi pubblici in armonia con la legge d'intervento approvata dal governo.
Intanto l'Associazione dei registi della Slovenia ha inoltrato al governo le proprie proposte sulle misure da approvare in appoggio al settore dell'audiovisivo. Tra queste l'inclusione nelle nuove leggi di una serie di misure urgenti in favore della cinematografia, tenendo conto delle specificità e delle esigenze del settore, relative alla modernizzazione della tecnologia audiovisiva, agli interventi nel campo dei diritti d'autore, nonché all'aumento progressivo delle risorse fissato dal Programma nazionale per le attività culturali 2014-17, fino a raggiungere l'importo di 11 milioni di euro entro il 2022.
Miro Dellore