Ha un titolo che si richiama a Dante Alighieri la 33.esima edizione della principale fiera dell'editoria italiana, "Vita supernova", omaggio al settecentenario dantesco e allusione al periodo che stiamo vivendo, in cui il libro si è dimostrato un approdo più solido che mai. L'edizione della ripartenza, come è stata definita, tutta in presenza dopo la fase critica della pandemia. E le ultime disposizioni governative, che hanno aumentato la capienza delle sale, sono - ha commentato il direttore Nicola Lagioia - la premessa migliore. Il Salone internazionale del libro di Torino, come sempre a Lingotto Fiere, quest'anno potrà comunque contare su spazi nuovi, 18 mila metri quadri in più a disposizione dei visitatori. Un salone più grande, in cui ci saranno tutti gli editori presenti nel 2019, e una quantità di ospiti, italiani e internazionali. Ad aprire la rassegna sarà domani la scrittrice nigeriana Chimimanda Ngozi Adichie, vincitrice di prestigiosi premi per i suoi romanzi in cui si occupa di questione razziale, integrazione, diritti delle donne. Per il Premio Mondello Internazionale arriverà a Torino lo scrittore francese Michel Houellebecq, e sarà assegnato al Salone anche il Premio Strega europeo. Non potrà mancare un omaggio a Luis Sepúlveda, tra gli autori più amati dal pubblico del Salone, stroncato nel 2020 dal coronavirus. Accanto agli scrittori, attesi anche scienziati, economisti, filosofi, per ragionare insieme sul futuro che ci aspetta. Come da tradizione, torna infine l'incontro sul mercato librario organizzato dall'Aie, l'Associazione italiana editori: verranno rese note le cifre dei primi nove mesi dell'anno.
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