L'entusiamo del pubblico, affluito sempre numeroso, e la presenza di prestigiosi artisti internazionali, hanno decretato ancora una volta il successo del Tartini Festival, ormai nota rassegna musicale piranese ideata per valorizzare, nella sua città natale, il grande patrimonio legato al violinista Giuseppe Tartini e alla sua musica.
Superate in qualche modo, anche grazie all'aiuto del Comune, le difficoltà legate ai finanziamenti, l'associazione LibArt, che organizza il festival, è riuscita a mantenere anche per questa ventunesima edizione una proposta di alto livello, degna della ricorrenza del 330° anniversario della nascita di Tartini, che cade appunto in questo 2022, a Pirano denso di festeggiamenti.
Dall'apertura, il 27 agosto, con i Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella applauditi in un programma "Da Tartini a Schönberg", ai concerti con altre autentiche stelle della musica barocca come i violinisti Matthieu Camilleri e il siciliano Fabio Biondi, gli eventi del festival sono stati un susseguirsi di importanti performance. E le ultime battute promettono ancora grandi emozioni agli appassionati.
Nel chiostro del convento di San Francesco a Pirano è atteso stasera per un doppio omaggio a Tartini e Mozart l'Ensemble 1756 di Salisburgo con due solisti quotatissimi, il violinista austriaco Erich Höbarth e il violoncellista francese Christophe Coin, uno dei maggiori interpreti del repertorio barocco.
Venerdì il suggello del festival, con altri valenti musicisti e un programma che offrirà anche la preziosa opportunità di ascoltare un brano di Maddalena Lombardini, allieva di Giuseppe Tartini e destinataria di una famosa lettera in cui il maestro le impartiva istruzioni in tema di tecnica violinistica: una lezione di violino per corrispondenza, che la validità degli insegnamenti rende ancora attuale dopo due secoli.