Tra i premi italiani il Nonino si può considerare uno dei più prestigiosi. Nato nel 1975, in cinquant'anni ha trasformato il borgo di Percoto, nel cuore del Friuli, in una piccola capitale della cultura italiana e internazionale: e ben sei fra i numerosi premiati saliti sul podio del riconoscimento istituito dalla nota famiglia di distillatori hanno successivamente vinto il Nobel. Anche per questa nuova edizione, dedicata alla memoria di Benito Nonino, scomparso nel 2024, personalità come sempre di primo piano e uno sguardo attento alla contemporaneità, a temi come la pace e la salvaguardia del nostro pianeta. Ecco allora il premio più antico, il Risit d'aur (barbatella d'oro), da cui il Nonino è partito cinquant'anni fa, per testimoniare l'importanza della civiltà contadina: quest'anno va a Ben Little, irlandese di nascita e friulano di adozione, innamorato del Pignolo, antico vitigno locale a cui ha dedicato studi, ricerche, e un'associazione di vignaioli molto attiva.

Il Premio Nonino 2025 è stato assegnato al diplomatico, letterato e intellettuale francese Dominique de Villepin. "Una voce nobile e di alto valore morale", spiega la motivazione. Sin dallo storico discorso tenuto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu nel 2003, fortemente impegnato per la pace nel mondo.

Il Premio Internazionale Nonino va invece allo scrittore tedesco Michael Krüger. 81 anni, secondo la giuria, nei suoi libri ha sempre tanto da dire, della vita e della Storia, e, "dopo averlo letto, siamo diventati un po' più noi stessi".

Infine il Nonino a un "Maestro del nostro tempo" premia Germaine Acogny, considerata la madre della danza contemporanea africana. Una danza, la sua, capace di farsi preghiera.

I vincitori saranno festeggiati in un evento che si terrà nelle distillerie Nonino di Ronchi di Percoto sabato 25 gennaio.

Foto dal sito Grappa Nonino
Foto dal sito Grappa Nonino