Si onora soprattutto così la memoria di un grande scrittore, riprendendo in mano i suoi libri. Quelli che l'hanno reso celebre, o anche opere meno note e frequentate, che occupano un angolino della sua produzione lasciato un po' in ombra. Come il Tomizza scrittore per ragazzi di "Il gatto Martino", la favola scelta per aprire - giovedì scorso, con un laboratorio per bambini nella Biblioteca civica di Umago - la piccola collana di eventi che il Forum Tomizza, la Comunità degli italiani "Fulvio Tomizza" e la Biblioteca civica umaghesi, il Kulturni klub di Capodistria hanno organizzato in ricordo dello scrittore istriano nel novantesimo della sua nascita. Eventi che continueranno oggi, giorno dell'anniversario, nel cimitero di Matterada con alcune letture dalla sua vasta opera narrativa e la deposizione di una corona di fiori sulla tomba dove Fulvio Tomizza riposa dal 1999.
Ancora un Tomizza da scoprire, infine, nell'appuntamento di domani alla Biblioteca centrale di Capodistria, che accoglierà la lettura - ancora una volta in italiano, croato e sloveno - del racconto "La mela", edito dal Forum Tomizza e dallo Slovenski klub di Trieste: un piccolo gioiello in cui lo scrittore tratteggia con mano rapida e leggera la storia di un sentimento giovanile e ricorda l'Istria, dove tornava di frequente e viveva tutte le estati, dopo esser passato a Trieste con la famiglia tanti anni prima.
Quell'Istria che è al centro della narrativa tomizziana e di libri bellissimi e di successo come "La miglior vita" o "Materada", considerati ormai dei classici della letteratura del secondo Novecento. Romanzi che hanno fatto conoscere anche al grande pubblico internazionale le lacerazioni della sua terra di frontiera, destinata nei secoli ad essere divisa, condivisa e contesa allo stesso tempo da tre popoli e nazioni.
Intimamente legato all'Istria e alle sue genti, Fulvio Tomizza è stato capace di costruire storie che parlano a tutti: ciò che è precisamente la prerogativa di ogni grande scrittore. Un'opera, la sua, non svincolata da quell'impegno umano e civile, con un messaggio di dialogo e di convivenza, che rende oggi Fulvio Tomizza più che mai attuale.