E domenica una serata speciale con la consegna dei premi Tantadruj
Una coproduzione tripla. "Sconfinarrando" è lo spettacolo di Miran Košuta che porta in scena la scrittura di frontiera, con brani di autori italiani e sloveni - da Umberto Saba a Claudio Magris a Boris Pahor - in apertura di Let's Play, terza edizione della rassegna teatrale ospitata nel giardino del Museo Sartorio, a Trieste, dall'8 giugno al 2 luglio. Tre teatri protagonisti, La Contrada, Bonawentura/Teatro Miela e Stabile sloveno, con otto spettacoli in 12 serate. Si parte dopodomani - come detto - tutti insieme, con i temi del confine e della convivenza.
Miran Košuta, che ha selezionato i testi, è anche sul palco, per la regia di Lino Marrazzo, con un gruppo di attori fra i quali si segnala la partecipazione di Ariella Reggio. A seguire un tris di titoli dello Sloveno, e domenica la serata speciale del Premio teatrale del Litorale Tantadruj, con la consegna del riconoscimento alla carriera all'attore e regista triestino Adrijan Rustja, uno dei volti più noti dello Stabile di via Petronio, oggi novantenne. Quindi (dal 22 al 25 giugno) due appuntamenti con La contrada, "Epistolario triestino", basato sulla corripondenza privata fra l'editrice Anita Pittoni e Linuccia Saba, figlia del poeta Umberto; e un omaggio a "Pasolini, il caos contro il terrore". Infine di scena Bonawentura/Teatro Miela, che chiude la rassegna con "Italo Svevo and Friends - Blues Jazz Explosion, ovvero la Trieste letteraria del Novecento nella rivisitazione di quelli del Pupkin Kabarett (1-2 luglio).
Let's Play è parte del più ampio progetto LET'S, acronimo di Letteratura a Trieste, ideato dal Comune per valorizzare Trieste come "città di carta". Un'immagine che presto verrà raccontata anche nel nascente Museo della letteratura, in corso di allestimento a Palazzo Biserini.