A San Daniele, perla del Carso sloveno, la musica incontra il territorio, e da questo connubio nasce una manifestazione insolita: "Il suono della pietra", ovvero un "Festival internazionale di strumenti in pietra e altre cose strane". A promuoverlo, per il terzo anno consecutivo, è l'associazione Progetto percussionistico sloveno (STOP, Slovenski tolkalni projekt), in collaborazione con l'Agenzia di sviluppo regionale del Carso e dei Berchini.
In cartellone, da domenica 17 a venerdì 22 luglio, proposte per un pubblico di ogni età, come ci spiega Alda Sossi, collaboratrice del festival: "Con una mostra, spettacoli per bambini, concerti e danze, e poi laboratori con esperienze del suono e dell'ascolto nella natura insieme, quest'anno, all'artista tedesco Jochen Fassbender, autore e costruttore di installazioni sonore di vari materiali, e ancora tamburi in cerchio per le famiglie. Insomma un festival con l'obiettivo di far percepire alle persone il suono in generale, di avvicinare i bambini al meraviglioso suono della pietra e di farlo conoscere anche a un pubblico di professionisti e non".
Diretto dal percussionista Franci Krevh, il festival ha due sedi principali, la Galleria del suono Kamenica e la Galleria d'arte Spacal, che ospita anche la mostra "Inusuali mondi sonori". Accanto a incontri e concerti sono previste visite guidate al borgo medievale di San Daniele, dove la pietra evidenzia tutti i suoi secoli.
Gli organizzatori puntano a raggiungere anche un pubblico italiano. Il confine con l'Italia, del resto, è davvero vicino, e il paese fortificato meta frequentata di gite fuori porta di molti triestini e goriziani. L'intero programma è stato tradotto, a beneficio dei potenziali interessati.
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