Molti dei big della politica hanno già votato corso della mattina: la presidente della Camera, Laura Boldrini, a Milano e il premier, Paolo Gentiloni, a Roma, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Palermo: proprio nel capoluogo siciliano ci sono state proteste da parte degli elettori per il ritardo nell'apertura di alcuni seggi, anche di oltre due ore, a causa di un errore sulle schede che ha costretto a ristamparne nella notte 200 mila. Problemi analoghi anche a Bolzano e Mantova.
Un'altra conseguenza del voto è stata registrata a Roma e a Venezia, dove la decisione di molti conducenti di autobus e vaporetti di fare gli scrutatori ai seggi ha provocato rallentamenti e disfunzione nei servizi di trasporto. Nella provincia di Ancona poi, è stato necessario spalare la neve caduta abbondante, per consentire l'accesso ai seggi.
Non sono mancate anche le polemiche per la violazione del silenzio elettorale da parte di alcuni esponenti politici, come Beppe Grillo e Silvio Berlusconi, che hanno parlato dei programmi dei propri partiti in pubblico nonostante la tregua del sabato.
C'è chi intanto ha già concluso le operazioni di voto e attende solo il risultato: si tratta degli italiani all'estero che hanno già consegnato alle sedi diplomatiche italiane le buste con la scheda votata. Tutte le schede sono tutte giunte in Italia e saranno scrutinate dalla Corte d'Appello di Roma.