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“Evidentemente la situazione è sfuggita di mano e deve essere affrontata a livello europeo” ha detto Irena Joveva.
Oggi pomeriggio prenderà il via un confronto preparatorio on-line del gruppo di lavoro che al parlamento di Bruxelles segue il rispetto dei valori fondamenti della democrazia e dello stato di diritto.
Il premier Janez Janša e il ministro della cultura, Vasko Simoniti, accolgono l'invito per un confronto sulla situazione dei media in Slovenia con il comitato dell'europarlamento per il monitoraggio della democrazia e dello stato di diritto.
L'obiettivo della proposta sul passaporto verde digitale è quello di introdurre un certificato a livello Ue che fornisca prove sulla vaccinazione, la guarigione o sul risultato negativo di un test per il Covid per chi non è stato vaccinato.
Un fenomeno spesso legato anche alla quantità di ore lavorative e ai salari percepiti. Non è un caso che tra i primi posti della classifica dei paesi europei con il maggiore rischio di burnout si piazzino quelli con più ore di lavoro e salari più bassi.
Rinsaldare la coesione dei paesi membri perché le nuove tecnologie e la pandemia in corso, offrono agli attori ostili la possibilità di ampliare le loro attività di interferenza
Janša risponde così alle critiche che nelle ultime settimane sono piovute all’indirizzo di Lubiana e che hanno fatto sempre più accomunare la Slovenia alla Polonia e all’Ungheria. Entrambi i paesi sono già sotto la lente di ingrandimento di Bruxelles.
Nell'Unione europea, per soddisfare le esigenze di una popolazione che sta invecchiando, fino al 2030 altri 11 milioni di lavoratori dovranno essere impiegati nel settore sanitario e in quello dell'assistenza a lungo termine.
D'accordo con la proposta austriaca la Grecia che spinge per le riaperture in vista dell'estate, mentre Germania e Francia sottolineano che un certificato di questo tipo risulterebbe discriminatorio. L'UE inoltre continua a sconsigliare viaggi.
Bruxelles ha precisato che l'effettivo adattamento sul campo è molto inferiore alle esigenze attuali riguardo il clima. Ha quindi chiesto di prendere decisioni sugli investimenti futuri, tenendo conto delle ultime scoperte scientifiche.
L'obiettivo della nuova commissione sarà quello di monitorare il funzionamento di Frontex: il rispetto dei diritti fondamentali, le sue attività e l'organizzazione.
Una lettera di richiamo è stata inviata a sei paesi dell’Unione europea che con le misure in vigore ai loro confini interni stanno creando non pochi problemi soprattutto alla circolazione delle merci.
La Commissione europea si dice ottimista: un accordo con il Regno Unito sulla pesca dopo la Brexit potrebbe essere raggiunto entro la fine di marzo. I ministri dei paesi Ue, responsabili per la pesca, ne hanno discusso in videoconferenza.
I risultati delle consultazioni del 15 novembre scorso erano stati annullati per accuse di brogli
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