"Siamo pienamente impegnati a combattere l'inflazione e siamo determinati a raggiungere il suo tempestivo ritorno all'obiettivo a medio termine del 2 percento". Lo ha ribadito la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde alla commissione economica dell'Europarlamento. "Le decisioni future assicureranno che i tassi ufficiali saranno portati a livelli sufficientemente restrittivi" ha sottolineato ancora, specificando che tale linea sarà seguita per tutto il tempo necessario e la definizione dei tassi dipenderà dai prezzi. Lagarde avverte dei rischi per un'Eurozona in cui la crescita si è quasi arrestata all'inizio del 2023 e invita l'Europa a trovare un accordo in tempi rapidi sulla riforma del patto di stabilità. "Le decisioni sui tassi ufficiali continueranno a basarsi sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo e della forza di trasmissione della politica monetaria", ha precisato. "Gli sforzi sono ripagati dal calo dei prezzi dell'energia, dall'allentamento dei problemi nell'approvvigionamento e dal sostegno della politica fiscale alle imprese e alle famiglie", ha spiegato Lagarde, sollecitando inoltre i governi a ritirare le misure di sostegno varate per affrontare il caro energia. Avverte al contempo che le pressioni sui prezzi rimangono forti, anche se le misure per frenare l'aumento del costo della vita stanno dando risultati. L'inflazione nell'Eurozona è aumentata del 6,1 percento a maggio, in calo rispetto al 7 percento di aprile, secondo la stima flash di Eurostat. Il rallentamento si deve ai beni energetici e anche ai beni alimentari. Per quanto riguarda la Slovenia inflazione a sua volta in calo, ma resta superiore alla media dell'Eurozona. A maggio l'aumento del costo della vita su base annua è stato dell'8,4 percento, in aprile era stato del 9,4.
Delio Dessardo