I giudici del Tribunale dell'Unione europea hanno stabilito che la Commissione Ue ha legittimamente riscosso la multa, inflitta alla Polonia per una procedura di infrazione del diritto europeo, per il periodo dal 15 luglio 2022 al 4 giugno 2023. Riscuotendo gli importi dovuti, la Commissione non ha quindi violato il diritto dell'Unione europea, ha precisato il Tribunale.
Nel settembre 2021, la Commissione ha chiesto alla Corte di giustizia dell'Ue di imporre una sanzione alla Polonia per aver indebolito il sistema giudiziario. Con la riforma giudiziaria, infatti, Varsavia ha violato parti della legge Ue sullo Stato di diritto, circostanza confermata anche dalla Corte di giustizia dell'Unione europea, che ha ordinato alla Polonia di pagare una multa giornaliera di un milione di euro.
L'allora governo polacco, guidato dal partito Diritto e Giustizia, si rifiutò di pagare la multa, cosa che spinse la Commissione a recuperare l'importo deducendolo dai fondi europei destinati alla Polonia. Varsavia ha quindi intentato una causa presso il Tribunale dell'Unione europea per ottenere il risarcimento della multa, che è stata però respinta.
La disputa tra Polonia e Commissione europea si è conclusa solo nel 2023, con il nuovo governo di Donald Tusk che ha promesso di annullare la controversa riforma.
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