La diga di Nova Kakhovka è stata "parzialmente distrutta", ma russi ed ucraini si accusano a vicenda di averla bombardata.
La diga, controllata dai russi, è un impianto strategico per il rifornimento di acqua alla Crimea, annessa alla Russia. Il capo della locale amministrazione filorussa, Vladimir Leontyev, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha tuttavia detto che le forniture idriche alla penisola non dovrebbero essere interrotte.
C'è stato un innalzamento di 2,5 metri del livello dell'acqua nel bacino, ma la diga stessa "non è stata distrutta" e "non ci sarà una catastrofe", ha aggiunto Leontyev che ha però spiegato che potrebbe rendersi necessaria l'evacuazione di circa 300 case a valle.
I danni provocati alla diga di Kakhovka "potrebbero avere conseguenze negative anche per la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma la situazione è sotto controllo", afferma l'operatore nucleare ucraino Energoatom, che in un comunicato spiega che i livelli dell'acqua "in rapida diminuzione" nel bacino idrico rappresentano una "minaccia aggiuntiva per la centrale nucleare di Zaporizhzhia temporaneamente occupata". Per ora, tuttavia, lo stagno di raffreddamento della centrale nucleare è pieno.
Il pericolo di un "disastro nucleare" alla centrale di Zaporizhzhia "aumenta rapidamente", ha affermato invece Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente ucraino Zelensky. "Il mondo è di nuovo sull'orlo di un disastro nucleare, perché la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha perso la sua fonte di raffreddamento. E questo pericolo sta aumentando rapidamente", ha dichiarato Podolyak in un messaggio ai media.
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) sottolinea che non c'è "alcun pericolo nucleare immediato" alla centrale di Zaporizhzhia. "Gli esperti dell'Aiea" presenti sul sito "stanno monitorando da vicino la situazione", ha aggiunto l'organismo Onu, mentre l'impianto utilizza l'acqua del fiume per raffreddare il combustibile dei noccioli dei reattori.
Il governo ucraino parla di "disastro" e di migliaia di persone in pericolo, tanto che è cominciata l'evacuazione di chi si trova nell'area più a rischio, si parla di circa 16.000 persone.
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha convocato con urgenza il Consiglio di sicurezza nazionale.
Davide Fifaco