Il salvatore dell’Euro: è solo una delle definizioni che la stampa ha dato in questi anni di Mario Draghi, ma che riassume più di altre otto anni di guida della Bce, tutti puntati da una parte a difendere la moneta unica dagli attacchi dei mercati e della politica e dalla speculazione, dall’altra nel cercare di sostenere una ripresa mai realizzata, e soprattutto dare tempo alle economie più indebitate e deboli del vecchio continente di rimettersi in sesto e ridurre il debito.
Lo stesso quantitative easing, l’operazione, confermata anche quest’anno, di acquisto di titoli di stato al ritmo di 20 miliardi al mese, punta tenere sotto controllo gli interessi sui debiti pubblici, far ripartire gli investimenti nelle economie più forti, dando contemporaneamente ancora tempo, a paesi come l’Italia o il Portogallo, per ridurre il debito pagando meno interessi.
Ora il testimone passa a Christine Lagarde, ex-direttrice del Fondo Monetario Internazionale, che ha già fatto capire di voler continuare sulla strada tracciata da Draghi. “Lasciare la Bce - ha detto Draghi nel corso della cerimonia di commiato a Francoforte - è più facile, sapendo che "è in buone mani". "Oggi – ha aggiunto - ci sono 11 milioni di persone occupate in più in Europa, la popolarità dell'euro è ai suoi massimi livelli e i politici dicono che la moneta unica è irreversibile". "Noi europei – ha aggiunto - dobbiamo prendere il nostro destino nelle nostre mani".
Le linee della futura politica della Bce sono dunque assodate, e l’unica incognita, a cui tutti vogliono dare una risposta, riguarda piuttosto il futuro di Mario Draghi, che molti pensano sarà in Italia. Il diretto interessato non si è sbilanciato, limitandosi a dire che la domanda “andrebbe rivolta a sua moglie”, ma non manca chi indica il 2020, la data di elezione del Presidente della Repubblica in Italia, carica a cui per ora Mario Draghi sembra destinato, se non venisse chiamato prima a Palazzo Chigi.
C’è però anche chi, come l’ex presidente della Commissione e due volte premier Romano Prodi non crede a un impegno in politica dell’ex numero uno della Bce.
Alessandro Martegani