Dopo il fatidico "sì" Harry e Meghan sono diventati marito e moglie nonché "Sua altezza reale il duca di Sussex" e "Sua altezza reale la duchessa di Sussex", secondo i titoli conferiti loro dalla regina Elisabetta seconda.
Harry, assieme al testimone, il fratello William, è arrivato alla cappella di Saint George in alta uniforme militare dei Blues and Royals, reggimento di cavalleria dell'esercito britannico. Ad accompagnare la sposa all'altare invece l'erede al trono e padre dello sposo, il principe Carlo, che ha dovuto prendere il posto del padre di Meghan, impossibilitato a partecipare alle nozze reali a causa di problemi di salute. Al suo arrivo all'altare il principe Harry si è complimentato con la sua sposa con le parole "sei meravigliosa".
A presiedere il rito religioso l'arcivescovo anglicano di Canterbury, Justin Welby, affiancato dal presule afroamericano Michael Curry, titolare della diocesi di Chicago della Chiesa episcopale, invitato degli sposi a tenere un sermone, incentrato sulla forza dell'amore umano che trova "la sua sorgente in Dio". Subito dopo un gospel americano ha intonato la celebre "Stand by me".
Dopo la celebrazione gli sposi novelli sono saliti su una carrozza per il corteo nuziale. All'uscita dalla cappella sono stati accolti da grida di esultanza e di saluto della folla.
Centinaia di persone hanno anche trascorso la notte sui marciapiedi di Windsor per assicurarsi i posti migliori e poter seguire dal vivo la coppia al suo passaggio in carrozza.