Foto: EPA
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In un clima di persistente instabilità, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso nuovamente preoccupazione per il continuo e significativo deficit commerciale (300 miliardi) degli USA nei confronti dell'Unione Europea. In particolare, ha sottolineato la necessità di un incremento delle importazioni europee di autovetture e prodotti agricoli statunitensi, evidenziando un presunto squilibrio negli scambi commerciali a sfavore della sua nazione. Con toni allarmistici, il repubblicano ha anticipato l'imminente introduzione di misure tariffarie punitive nei confronti dell'UE, senza tuttavia specificarne la tempistica precisa se non indicando un generico ma prossimo "molto presto". Tale decisione, secondo il Trump, sarebbe una risposta necessaria all'atteggiamento ritenuto opportunistico dell’UE, la quale, a suo dire, avrebbe tratto ingiusti benefici da un rapporto commerciale sbilanciato. Dichiarazioni che hanno trovato immediato riscontro, con l’Alta Rappresentante UE Kaja Kallas che ha sottolineato l'interdipendenza tra Stati Uniti ed Europa e gli inevitabili effetti negativi di una guerra commerciale. Ha avvertito che tale conflitto, oltre a danneggiare entrambe le economie, potrebbe avvantaggiare inaspettatamente attori terzi, come la Cina. “Con i dazi non vince nessuno. Una misura che avrebbe un impatto negativo sia sull'occupazione che sul livello generale dei prezzi.” Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha confermato la determinazione dell'Unione a rispondere con misure analoghe in caso di ulteriori azioni protezionistiche da parte americana. Ha ricordato i benefici reciproci derivanti dal libero scambio e ha messo in guardia sulle potenziali conseguenze dannose per entrambe le parti. Dal canto suo, il Premier Robert Golob ha espresso una posizione condivisa anche dalla Slovenia, sottolineando l'importanza di essere preparati ad affrontare qualsiasi evenienza. Ha affermato che l'unica strategia efficace per fronteggiare i dazi consisterebbe in una risposta unitaria, rimarcando l'impegno di Lubiana a favore di soluzioni comuni in tale ambito.

Alessia Mitar