Foto: Reuters
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Si tratta del secondo attacco a colpi di arma da fuoco che si è verificato in Serbia a distanza di un giorno. Com’è stato reso noto, mercoledì mattina in una scuola elementare a Belgrado un ragazzo di 13 anni ha sparato e ucciso otto studenti e una guardia giurata, ferendo altre sette persone. Proprio per questo massacro da oggi iniziano tre giorni di lutto nel Paese, e non si svolgeranno le lezioni in diverse scuole, poiché i sindacati voglio richiamare l’attenzione sulla tragica situazione in cui si trovano.

L’ultima sparatoria ha visto coinvolto un giovane di 21 anni, che ha ucciso almeno otto persone, e ne ha ferite tredici, delle quali anche dei bambini. Secondo fonti non ancora ufficiali, alcuni feriti che sono stati trasportati in ospedale sono in condizioni critiche, quindi il numero delle vittime potrebbe salire. Dopo una caccia all'uomo che ha coinvolto più di 600 effettivi delle forze dell'ordine, il killer è stato catturato a Kragujevac. Ma questa tragedia purtroppo, non è l’ultima verificatasi a Belgrado. Un nuovo attacco è stato segnalato dalla capitale, dove in una scuola una studentessa di 15 anni di un liceo d’élite ha accoltellato un suo compagno e un insegnante. Per ora sembra che le vittime non siano ferite gravemente.

La Serbia negli ultimi due giorni è stata scossa da questi terribili massacri che ha visto due sparatorie di massa e un accoltellamento. Da oggi ci saranno tre giorni di lutto, nella speranza di mettere in luce la gravità della situazione e di evitare ulteriori massacri futuri.

B.Ž.

Foto: Reuters
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