Foto: Reuters
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In occasione del suo arrivo a Bruxelles, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso con enfasi l'importanza cruciale del sostegno fornito dall'Unione Europea all'Ucraina nel contesto del conflitto in corso con la Russia. Tale supporto, ha sottolineato, rappresenta una testimonianza tangibile del fatto che il Paese invaso non si trova in una condizione di isolamento nella sua lotta contro Mosca. "Siamo profondamente riconoscenti di non essere soli. E questo non è solo un'espressione verbale, ma una realtà che percepiamo," ha dichiarato Zelensky, affiancato dal Presidente del Consiglio Antonio Costa e dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, evidenziando la concretezza e l'impatto del sostegno europeo. "È importante che abbiate inviato un segnale forte al popolo ucraino, ai soldati ucraini e a tutte le nostre famiglie," ha aggiunto, sottolineando il valore simbolico e morale di tale supporto. Costa, dal canto suo, ha ribadito l'impegno costante dell'Europa a fianco dell'Ucraina, affermando: "Caro Volodymyr, siamo stati al tuo fianco fin dal primo giorno e continueremo ad esserlo” mentre von der Leyen ha detto di volere la pace attraverso la forza; “l’Europa si trova in pericolo, è fondamentale difendersi. Il piano ReArm Europe dal valore di 800 miliardi di euro a tale scopo.Le dichiarazioni giungono in un momento di particolare tensione, soprattutto a seguito del recente scontro diplomatico tra lo stesso Zelensky e il Capo della Casa Bianca Donald Trump, che ha portato gli Stati Uniti a sospendere temporaneamente gli aiuti statunitensi a favore di Kiev. In corso in queste ore anche la tematica relativa al consolidamento delle capacità di difesa dell’UE: secondo le dichiarazioni del Primo Ministro Robert Golob, la Slovenia è tenuta ad incrementare le proprie spese per la difesa fino a raggiungere il 2% del Prodotto Interno Lordo (PIL) entro il 2030, in conformità con il piano di investimenti per la difesa attualmente in vigore. Il Premier, tuttavia, ha preferito non divulgare dettagli specifici riguardanti tale aumento, argomento oggetto di discussione tra i leader. Ha però dichiarato che "al momento, è prematuro stabilire con precisione le modalità con cui tale incremento sarà attuato." Secondo le informazioni fornite dal Ministero della Difesa alla fine dello scorso anno, le spese per la difesa sono stimate all'1,53% del PIL per l'anno in corso e all'1,6% per il 2026.

Alessia Mitar