Foto: Radio Capodistria/Fifaco
Foto: Radio Capodistria/Fifaco

Una presentazione della riedizione degli scritti dal 1953 al 1980 al Teatro Miela, la pubblicazione di un photo book ed un'esposizione fotografica denominata "Tu interni...io libero" presso il Caffé San Marco: il prossimo 11 marzo, anniversario dei 100 anni della nascita di Franco Basaglia, saranno queste le iniziative più importanti per ricordare lo storico psichiatra che partendo da Gorizia e Trieste ha rivoluzionato l'Italia.

Ma nei giorni precedenti ed in quelli successivi saranno moltissimi gli aventi per celebrare questa importante figura, vero e proprio innovatore.

Attualmente alcuni principi del pensiero basagliano vengono quasi messi in discussione da alcuni esponenti appartenenti al mondo politico e sanitario.

Ecco cosa ne pensa la figlia di Basaglia, Alberta Basaglia, psicologa e presidente dell'Archivio dedicato al padre: "Credo che quella rivoluzione rappresentata dal nome Basaglia non possa essere cancellata; comunque, i manicomi non ci saranno più. Sicuramente c’è molto lavoro ancora da fare per non rischiare di perdere quello che si è ottenuto e bisogna lavorare molto perché si ricordi che in alternativa ai manicomi servono i servizi sul territorio, quindi, dove ci sono vanno potenziati e dove non ci sono vadano finalmente costruiti".

In questo spirito sono state realizzate tutte queste iniziative in occasione del centesimo anniversario dalla nascita di Franco Basaglia?

"Sì, è in questo spirito perché tutte le iniziative che abbiamo scelto di organizzare sono iniziative che in qualche modo ripercorrono non solo la teoria, ma anche la pratica".

Davide Fifaco