Dopo cinque anni l’evento che celebra la Giornata della cultura slovena per la comunità slovena torna nelle aree friulane abitate dalla minoranza, e lo fa con uno spettacolo innovativo e inedito.
I vertici delle organizzazioni maggiormente rappresentative della minoranza slovena in Italia, SSO e SKGZ, e gli organizzatori dell’evento (che l’anno scorso era stato organizzato a Trieste), hanno presentato oggi a Gorizia lo spettacolo che sarà messo in scena il prossimo 25 febbraio a Cividale.
“Come l’acqua che si fonde con tutto”, è un’opera che trae ispirazione da una storia popolare delle Valli, trasformandosi però in un progetto innovativo e attuale.
"La ragazza d’argento e il pastore", una fiaba della tradizione orale, nel dialetto sloveno della Val Torre, che collega la vita all’acqua, è stata rielaborata da Aljaž Škrlep, giovane intellettuale sloveno di Topolò, diventando un progetto narrativo danzante: un modo per affrontare temi di attualità attraverso l’arte, ma anche di valorizzare la lingua slovena e i suoi diletti, proprie quelli che maggiormente rischiano l’assimilazione, come conferma Ksenija Dobrila, presidente dell’SKGZ: “Quest'anno abbiamo attinto dall’ingente patrimonio culturale della Val Torre, dove c'è la nostra comunità forse più esposta all'assimilazione, e abbiamo voluto coniugare il dialetto della Val Torre con la lingua slovena, ma anche l’espressione artistica degli interpreti locali con quelli della Slovenia e internazionali”. “In questo modo vogliamo valorizzare la nostra comunità plurale che è un piccolo pezzo del mosaico europeo”.
Si tratta di uno spettacolo inedito, che si auspica possa essere replicato e diventare patrimonio della minoranza slovena anche in occasione della Capitale europea della Cultura. “È uno spettacolo diverso – dice Walter Bandelj presidente dell’SSO - un po' perché forse dalle nostre parti usiamo un poco il ballo negli spettacoli, ma è anche la prima volta un circolo delle valli del Natisone, nella provincia di Udine, fa qualcosa in quel territorio per questa giornata della cultura, uno dei progetti culturali più importanti che portiamo avanti”.
La realizzazione del programma di quest'anno è stata infatti affidata all'Associazione culturale Ivan Trinko di Cividale e, accanto alla valorizzazione dei diletti sloveni, e al tema delle risorse idriche, rappresenta anche un modo per far conoscere all’Italia, e alla stessa Slovenia, realtà spesso trascurate, poco conosciute, se non dimenticate, come le valli del Natisone e la loro cultura.
Lo spettacolo, un progetto narrativo danzante in sette quadri, sarà diretto dalla ballerina e coreografa Andreja Rauch Podrzavnik di Lubiana, e porterà sul palco tre ballerini/performer, il Barski Oktet, e il musicista e compositore inglese Christopher Benstead. La scenografia, la coreografia e la regia dello spettacolo sono state affidate ad Andreja Rauch Podrzavnik, mentre la coordinazione e il concept sono di Jole Namor e Donatella Ruttar. Ci sarà anche una relatrice d'eccezione, Nina Pahor, e parte degli interventi saranno anche tradotti in Italiano.
Con l’occasione, le organizzazioni slovene consegneranno dei riconoscimenti alle personalità che si sono particolarmente distinte nel campo culturale tra gli sloveni in Italia.
Alessandro Martegani