I dati resi pubblici dal Comune di Trieste sul numero di utenti che quotidianamente usufruirebbero della cabinovia per spostarsi dall'altipiano carsico a Trieste sono dibattuti da mesi ed il comitato nato contro la realizzazione di questo progetto ha più volte sottolineato come le previsioni siano piuttosto ottimistiche.
A questo proposito è stata presentata l'analisi economico-finanziaria effettuata da Gianfranco Depinguente, esperto di economia aziendale, con una valutazione concreta del rischio di deficit da coprire da parte del Comune stesso.
Queste le parole del dottor Depinguente: "Per poter realizzare questo progetto bisogna effettivamente raggiungere un numero di percorsi, di corse giornaliere elevatissimo, che difficilmente un territorio con 230.000 abitanti può ottenere. Oltretutto, considerando che deve essere prevalentemente di trasporto pubblico locale e non di turismo perché questo è quello che prevede il Pnrr; deve quindi essere un qualcosa che si inserisce nella mobilità urbana. Numeri come questi questo territorio non riesce a farli. Il comune ha fatto dei calcoli suoi, ha messo dei dati che, guarda caso, sono un po' oltre, un po' più positivi del punto di pareggio dell'iniziativa. Credo che sia un’utopia, fondamentalmente, perché la realtà è ben diversa. Abbiamo avuto riscontri di altre realtà, Londra per esempio o Barcellona stessa, che hanno chiuso questi impianti perché il flusso era insufficiente, perché andavano in perdita e perché erano onerose da mantenere. Quindi non vorrei che succedesse anche a Trieste dove ci sarebbe questo impianto, un territorio rovinato ed altre problematiche per poi non avere niente di positivo in cambio".
Davide Fifaco