La sede dell'Istituto Regionale per la Cultura Istriana-Fiumana e Dalmata ha ospitato la prima giornata del convegno sui presupposti e le condizioni per un “ritorno culturale” degli esodati alle terre di origine. I partecipanti hanno analizzato le attuali motivazioni ideali, economiche, politiche e culturali. Un programma corposo e molti relatori, tra i quali anche il senatore della Repubblica italiana, Carlo Giovanardi, hanno animato questa prima giornata di confronto sulla possibilità di un ritorno culturale degli istriani che hanno abbandonato la loro terra di origine a causa dell'esodo. L'analisi ha tenuto conto anche degli aspetti economici e politici ma soprattutto della volontà di riparare le fratture del passato, come ci ha spiegato uno degli organizzatori, Ezio Giuricin: “Si tratta innanzitutto di trovare un modo per riparare, almeno in parte, al vulnus determinato dall'esodo. Un esodo che ha in qualche maniera infranto ed indebolito quella che è l'eredita, il patrimonio culturale, linguistico della componente italiana di queste terre. Noi riteniamo che aprire un'occasione di dibattito, un convegno, per riflettere su quelle che sono oggi le condizioni e le possibilità di un ritorno di carattere culturale o socio-economico delle seconde, terze, quarte generazioni dell'esodo, costituisce un momento importantissimo per avviare quella ricomposizione fra andati e rimasti e quel dialogo fra le due metà di una stessa componente nazionale e linguistica che sono state spezzate dall'esodo”.
Davide Fifaco