Per ordine del governo nazionale o con un’iniziativa della regione, ma nuove restrizioni per limitare la curva dei contagi sembrano essere ormai vicine anche in Friuli Venezia Giulia, una delle regioni che secondo l’Istituto superiore di sanità, deve fare i conti con un indice Rt alto e un numero crescente posti occupati negli ospedali.
Le ultime cifre parlano di 482 nuovi contagi, molti di più rispetto ai 320 della giornata precedente, ma con un numero più che raddoppiato di tamponi, quasi 6.500 e in ogni caso molti meno rispetto agli 872 di venerdì, e leggermente meno dei dati della scorsa settimana. Ci sono state 20 vittime, molte, per la maggior parte ultra novantenni già ricoverate. Stabili, poco meno di 50, i pazienti in cura in terapia intensiva mentre salgono di qualche unità a 336 i ricoverati in altri reparti.
Cifre che in ogni caso non sembrano evitare una rivalutazione delle condizioni della regione, che potrebbe anche giocare d’anticipo. L’asse che sembra delinearsi è ancora quello fra il governatore Massimiliano Fedriga e il collega del Veneto Luca Zaia, in sintonia sulle misure da prendere anche la prima fase, che starebbero valutando, accanto al collega dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, di ordinare, a prescindere dalle valutazioni del governo, nuovi provvedimenti restrittivi, in particolare alla mobilità, per evitare spostamenti, assembramenti e affollamenti visti in molte regioni nell’ultimo fine settimana. Un testo comune potrebbe essere approvato in settimana, sempre che non arrivi prima il governo.
Il timore riguarda sempre le strutture ospedaliere che anche in Friuli Venezia Giulia cominciano a essere sotto stress: ha fatto discutere una lettera inviata al presidente Fedriga da parte di 350 anestesisti e rianimatori del Friuli Venezia Giulia, che denunciava una “grave situazione” delle strutture sanitarie del Friuli Centrale, di Asugi e del Friuli Orientale. lo stesso governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga ha definito la lettera “seria", nonostante la smentita da parte dei direttori delle Aziende sulla gravità della situazione
Il messaggio però è diventato anche uno strumento utilizzato dalle opposizioni contro il governatore e la giunta: i 5 Stelle hanno accusato Fedriga di aver minimizzato la situazione, mentre in un’altra lettera 140 amministratori di centrosinistra hanno chiesto al governatore un atteggiamento “più equilibrato e meno condizionato dall’appartenenza partitica”.
La Lega, il partito del governatore, ha fatto quadrato una seconda missiva firmata da 450 rappresentanti politici che hanno invece manifestato apprezzamento per l'operato della Giunta, parlando di “strumentali attacchi mossi da parte dell'opposizione”, ed evocando la “necessaria solidarietà e il dovuto dialogo tra la Regione e i Comuni nella lotta al Covid”.
Accanto a una reale emergenza quindi, quella che si sta combattendo è anche una vera e ormai esplicita battaglia politica su un tema che potrebbe anche essere decisivo, ora e in futuro, per guadagnare o perdere consensi.
Alessandro Martegani
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