Foto: Radio Capodistria/Comune di Trieste
Foto: Radio Capodistria/Comune di Trieste

Il cibo raccontato da chi lo produce: si potrebbe riassumere così lo spirito di Farmer & Artist, la manifestazione che anche quest’anno replica al Mercato Coperto di Trieste e raddoppia.
Nell’edizione 2024 la rassegna, dedicata alle migliori produzioni agroalimentari dell’area di Trieste, e delle regioni limitrofe, si svolgerà su due giornate, sabato 7 e domenica 8 dicembre, sempre nella storica cornice del Mercato Coperto, un edificio degli anni 30, progettato per rendere meno dura la vita dei contadini che vendevano i propri prodotti, che si riappropria della sua antica funzione.

Saranno presenti in entrambe le giornate 46 aziende agricole (fra queste 16 Presìdi Slow Food, provenienti da Trieste, Carso, Friuli, Istria e Balcani, le alpi del Veneto e della Lombardia) che, come ha sottolineato il coordinatore di Farmer & Artist, Enrico Maria Milič, rappresentano il meglio delle piccole produzioni agricole di Trieste, del Carso, ma anche del Friuli e dell’Istria. “La cifra del cibo di Trieste è questa: piccoli produttori, con poca terra, che usano pochi macchinari, e fanno molto con le mani e la creatività”. Su ogni banco non ci saranno solo prodotti agricoli di qualità, ma anche la cultura legata a queste attività e la storia dei produttori.
Si tratta, ha detto la vicesindaca e assessora alle Politiche economiche, Serena Tonel, di “una nuova e bellissima edizione di “Farmer & Artist”, una manifestazione cresciuta e consolidata nel corso degli anni e che quest'anno animerà il Mercato Coperto non per una giornata, ma per due, un passo in più per offrire una manifestazione che ha l'obiettivo di promuovere la filiera agro alimentare del nostro territorio, soprattutto del Carso e lanciare qualche messaggio sull'educazione alimentare e sul consumo di prodotti a chilometro zero”. “Parliamo – ha aggiunto - di produzioni che per motivi di dimensioni territoriali non possono puntare sulla quantità ma sulla qualità. Credo che Trieste abbia sempre di più la responsabilità di essere vetrina non solo per sé stessa, per i prodotti del Friuli Venezia Giulia ma, anche di una parte di territorio che fa riferimento alla nostra città, come la vicina Slovenia”

Foto: Comune di Trieste
Foto: Comune di Trieste

La manifestazione “nasce da un'idea che il Gal Carso ha avuto anni fa ascoltando prima Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, e poi incontrando Carlo Petrini, fondatore di Slow Food”, ha spiegato il presidente del GAL Carso, David Pizziga, sottolineando “l'importanza di proteggere la biodiversità e le tradizioni per non perdere quello che è l'arte di trasformare i prodotti agricoli in qualcosa di particolarmente buono, sano e genuino: facciamo tutto questo per i giovani che vogliono vivere questi territori”.
L’ingresso nelle due giornate è libero, ma per assaggiare vino e cibo è stato pensato un sistema a gettoni, che andranno cambiati all’ingresso, C’è anche la possibilità di acquistare un bicchiere da degustazione, che comprende tre gettoni. Nel corso delle giornate, che saranno inaugurare sabato mattina dalle autorità locali alle 10:30, ci saranno anche dei concerti e dei laboratori, che hanno già avuto un’alta adesione.

Alessandro Martegani