Foto: Reuters
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Monfalcone torna al centro delle cronache internazionali. A scatenare le polemiche in regione un servizio mandato in onda dalla BBC lo scorso venerdì nel quale le politiche locali nei confronti della comunità bengalese vengono definite restrittive, portando ad esempio il “divieto di giocare a cricket”. Una falsità questa secondo l’assessora ed eurodeputata Anna Cisint sotto la cui amministrazione sarebbe stato imposto questo divieto, che la passionaria politica leghista dice di non avere mai emesso da sindaca di Monfalcone.

Si tratterebbe, infatti, di una restrizione in vigore in alcune aree della città per evitare comportamenti potenzialmente capaci di danneggiare beni o di colpire passanti che non si riferisce solamente al gioco del cricket ma che contempla qualsiasi tipo di attività potenzialmente pericolosa e, quindi, anche il calcio o ad altri sport che utilizzano palle.

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Regione Massimiliano Fedriga che ha parlato di “stravolgimento totale della realtà”, accusando una certa mancanza di “etica” da parte della testata britannica.

Sta di fatto che nonostante l’altro numero di bengalesi che vivono a Monfalcone ad oggi non esistono strutture dove poter giocare a cricket, uno sport riconosciuto in Italia che conta anche su una sua federazione nazionale. La Cisint spiega che nessuno vieta di creare strutture apposite ma che le priorità sono altre.

Barbara Costamagna