Sono ora concrete le possibilità che lo stabilimento di Pasta Zara di Muggia passi a Barilla. Lo scorso 23 maggio, presso il Tribunale di Treviso, è scaduto il termine ultimo previsto dal bando per la presentazione delle buste con le offerte di eventuali altri interessati. L'unica offerta pervenuta risulta quindi quella di Barilla. L'aggiudicatario sottoscriverà con Pasta Zara un contratto di produzione per 54 mesi, valido per l'imballaggio, il confezionamento e l'etichettatura dei prodotti Zara, con volumi minimi vincolanti decrescenti nel tempo. Questo accordo permetterà quindi continuità e solidità all'offerta commerciale proposta da Pasta Zara. Il gruppo Barilla inoltre assicurerà stabilità occupazionale e la possibilità a Pasta Zara di dare esecuzione al piano commerciale, rispettando gli impegni con i creditori e dando quindi tranquillità ai lavoratori dello stabilimento muggesano.
La pesante crisi finanziaria in cui era caduta la società, con debiti quantificati in oltre 240 milioni di euro, grazie al perfezionamento dell'acquisizione della grande struttura giuliana sta dunque vedendo la fine del tunnel.
Angelo Rodolfi, amministratore delegato di Pasta Zara ha dichiarato: "Questo è un passo in avanti importante. Stiamo proseguendo sulla strada indicata dal piano industriale 2019/2024, approvato dal consiglio di amministrazione". Soddisfatto anche il presidente del gruppo, Furio Bragagnolo, che si è detto contento che l'impianto di Muggia vada in mano ad un gruppo italiano che potrà sfruttarne tutto il valore.
Davide Fifaco