Barcolana 52, un'edizione che inevitabilmente verrà ricordata per la particolarità di svolgersi durante l'epidemia da Covid-19 cha ha costretto l'organizzazione a pensare a nuove soluzioni e ad adattarsi, quasi di ora in ora, in base a come evolve l'emergenza. Nonostante ciò il coronavirus non ferma la regata: sono 1424 le imbarcazioni iscritte. Una manifestazione che solo per poche barche, quelle che puntano alla vittoria, è un evento sportivo, per la maggior parte dei partecipanti si tratta infatti di una vera e propria festa del mare, un'occasione per divertirsi con gli amici. Trieste intanto si sta preparando ad accogliere gli equipaggi ma anche gli appassionati o semplicemente i curiosi che ogni anno si riversano su tutto il territorio a seguire la regata. In Piazza Unità e sulle Rive si stanno allestendo le strutture.
C'è però anche chi è rimasto deluso dalle decisioni dell'organizzazione, ovvero i partecipanti della Barcolana Young. I giovani regatanti non hanno infatti potuto sfidarsi, visto che la competizione a loro dedicata è stata sospesa alla vigilia, ufficialmente per il timore del maltempo. Ma sentiamo cosa ne pensa Gianni Barbarossa, allenatore della Società Velica Laguna: “il problema è stato che, causa covid, era complicato mantenere, almeno 200 ragazzi, dentro al chiuso per 4-5 ore, preoccupandosi poi del distanziamento e delle mascherine. Sarebbe stato quasi impossibile. Quindi sicuramente la decisione della sospensione è stata dovuta più che per le condizioni meteo, che poi in effetti sabato e domenica non sono state quelle che sembravano inizialmente, più che altro per il dover mantenere, rispettando gli obblighi di legge, i ragazzini distanziati in attesa del vento. Ecco questo è stato il punto secondo me”.
Davide Fifaco