Foto: Facebook
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A Trieste è terminata la prima fase di lavori nella Sala Tripcovich, durante la quale l'edificio è stato svuotato dall'arredo e dagli impianti interni, e adesso è iniziata la seconda fase del processo di demolizione. La parte portante della storica stazione degli autobus verrà abbattuta entro la fine della settimana ed entrerà in azione la pinza meccanica per demolire definitivamente la sala, ma solamente dopo aver smontato lo stemma del Comune di Trieste e la scritta con il nome dell'edificio.

I lavori sono stati affidati agli addetti della Ghiaie Ponte Rosso di San Vito al Tagliamento, che hanno iniziato a lavorare in prossimità dell'ingresso principale, per poi proseguire nella parte più vicina al Silos. A riguardo il Comune ci tiene a precisare che per garantire la massima sicurezza, non verranno utilizzati esplosivi, ma solamente mezzi meccanici. Il cantiere, salvo imprevisti, dovrebbe chiudersi entro la fine del mese di gennaio 2023, ma le operazioni di pulizia dell'area ed il ripianamento del suolo dovrebbero terminare già a dicembre.

Con la demolizione della Sala Tripcovich anche un pezzo di storia della città di Trieste se ne va. Negli anni '30 era nata come una stazione degli autobus, successivamente convertita in teatro negli anni '90 per ospitare gli spettacoli del Teatro Verdi, il quale in quel periodo era in fase di ristrutturazione. Ma in modo tale da conservare la memoria del vecchio edificio, è stato utilizzato un sistema digitale durante i rilievi dell'abbattimento, per poter salvare un'immagine in tre dimensioni della sala, e custodire così il suo ricordo.

B.Ž.