Foto: Martegani
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Far passare alle famiglie tempo di qualità con i figli e aiutare genitori e bambini a diventare “più forti per affrontare tempi difficili”. Così Giorgio Tamburlini, presidente del Centro per la salute del bambino, ha definito la missione dei villaggi per crescere, la nuova struttura inaugurata oggi a Trieste nel quartiere di San Giacomo.

Foto: Martegani
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Si tratta di un’esperienza nata nel 2018: un ambiente, con educatrici professionali, in cui genitori e famiglie possono passare del tempo, partecipando a delle attività assieme, conoscendosi e facendo rete. Non si tratta quindi di una sorta di asilo nido, non si possono lasciare i figli senza i genitori o parenti: è invece una struttura riservata alle famiglie in cui si lavora sullo sviluppo dei bambini, ma anche con i genitori.
All’interno ci sono giochi, spazi per giocare e leggere, bagni e stanze per cambiare i bambini, ma anche angoli di raccolta e distribuzione di vestiti per bambini e altre iniziative.
In sette anni queste realtà si sono moltiplicate: ora ce ne sono 19 in 16 città in tutta Italia, due a Trieste: oltre a quella di via Castaldi a San Giacomo, c’è un villaggio anche a Valmaura in via Puccini.

La struttura, inaugurata alla presenza di molti amministratori locali, gestita dal Centro per la Salute del Bambino e finanziata dalla Fondazione Generali, è gratuita, aperta a tutte le famiglie con figli da 0 a 6 anni, anche se le attività sono concentrate soprattutto sui primi mille giorni di vita.

Da sin. Emma Ursich, Giorgio Tamburlini e Alessia Rosolen (Foto: Martegani)
Da sin. Emma Ursich, Giorgio Tamburlini e Alessia Rosolen (Foto: Martegani)

“Il Villaggio per crescere – dice Ilaria Perini, responsabile della struttura di via Castaldi - nasce per creare degli spazi di condivisione con famiglie che hanno bimbi e bimbe molto piccoli con un focus sui 1000 giorni. Vengono bambini di pochi giorni fino ai sei anni d'età. La parola chiave del Villaggio per crescere è proprio ‘relazione’, qualcosa che si crea tra l'adulto di riferimento e la bambina e il bambino, la relazione che poi si crea in maniera spontanea anche tra le famiglie che si conoscono e frequentano il villaggio, e la relazione che piano piano si va a creare anche tra i piccolini”.
“I Villaggi per crescere -aggiunge - sono spazi gratuiti e universali, aperti a tutte e tutti senza alcun limite di accesso. L'unico limite che c’è è quello della prenotazione: è uno spazio al quale si può accedere prenotandosi ad un numero dedicato, per una questione di spazi e per poter garantire una qualità del servizio e far sì che le relazioni si facilitino e non si creino ambienti troppo caotici”.

Alessandro Martegani

Foto: Martegani
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