Al raduno popolare, sotto il monumento eretto nel 1981 dallo scultore Aleksandar Žohar Rukavina che si simboleggia il ponte della collaborazione tra i tre popoli che convivono in quest' area di confine, uniti nella lotta al nazifascismo e nella Guerra popolare di liberazione, anche quest' anno centinaia di persone assieme alle autorità regionali, ai sindaci dei comuni dell'ex zona B croata, a diversi deputati istriani a Parlamento di Zagabria, e ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche. "Una collaborazione tra i popoli, proseguita anche in tempo di pace e che caratterizza la nostra quotidianità", ha detto il sindaco di Buie, Fabrizio Vižintin citando l'esempio del restauro del monumento di Plovania finanziato da tutti i comuni dell'area e pure con fondi arrivati da Pirano, Isola, Capodistria e Ancarano. A intervenire a nome delle sei municipalità dell'ex Buiese, quest' anno il sindaco di Portole, Leo Bazjak che tra le altre cose ha rilevato l' importanza del ricordo nell' educazione delle nuove generazioni mentre il vicepresidente dell' Unione delle associazioni combattentistiche istriane, Romano Božac ha presentato un excursus dei fatti succedutisi prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale in Istria. "Un conflitto che- con l'esasperazione dei nazionalismi, delle ideologie di estrema destra sfociate in crimini che macchiarono di sangue l' Europa e l' Istria- rappresenta uno dei momenti più bui e dolorosi della nostra storia", ha detto a nome della Regione istriana, la vice-governatrice Jessica Acquavita e ha aggiunto: "Se è vero che i crimini e le stragi non hanno conosciuto confini, fortunatamente non hanno conosciuto frontiere nemmeno i principi dell' antifascismo che hanno saputo riunire le genti di queste terre sotto il grande ideale di libertà e se oggi siamo quello che siamo, una regione multiculturale, in cui convivenza significa rispetto e libertà lo dobbiamo al nostro passato, spesso scomodo e doloroso, ma che ci ha portato ad abbracciare valori che stanno alla base dell' identità istriana e rappresentano le fondamenta delle costituzioni moderne delle culture democratiche europee". Ricordiamo che prima della cerimonia, corone di fiori sono state deposte dai rappresentanti delle diverse municipalità e associazioni di combattenti , tra quest' ultime pure quelle dell' Associazione dei combattenti per i valori della LPL di Pirano, Isola e Ancarano e dell' ANPI Muggia-Trieste. Da aggiungere infine che la manifestazione è stata arricchita da un programma artistico -culturale che ha visto l' esibizione di alcuni alunni umaghesi, della Banda d' ottoni di Babici, dei cori misti "Corona" di Umago e "Lavanda" di Cittanova.
Lionella Pausin Acquavita