Il tema centrale che ha impegnato i Consiglieri comunali di Isola è stata la proposta di approvazione del Decreto di istituzione dell’Ente Pubblico “Casa della Sanità di Isola”, necessario per adempiere agli obblighi imposti dalla nuova legge sull’assistenza a lungo termine, che entrerà in vigore il 1° luglio.
Durante il dibattito sono emerse diverse incertezze, in particolare riguardo al numero di assistiti che necessiteranno del servizio e alla quantità di personale che dovrà essere impiegata. Come noto, saranno i centri per i servizi sociali a determinare i beneficiari, il che potrebbe comportare ritardi nell’erogazione dell’assistenza.
I Consiglieri comunali di Isola hanno deliberato all’unanimità che sarà compito della Casa della Sanità attuare i servizi previsti dalla normativa. Kristina Zelić Laurica, a capo dell’Ufficio per le Attività Sociali, ha sottolineato che il ruolo dei comuni è quello di monitorare l’assistenza a lungo termine nel proprio territorio e di scegliere tra la creazione di un ente pubblico o l’affidamento del servizio tramite concessione.
"Dopo un’attenta analisi delle opzioni disponibili, abbiamo deciso di affidare il servizio al nostro ente pubblico, il Centro Sanitario di Isola. Poiché questa struttura è stata istituita per l’erogazione di servizi sanitari, è stato necessario integrare il suo atto costitutivo con la possibilità di fornire assistenza a lungo termine a domicilio. A tal fine, abbiamo proposto alcune modifiche all’attuale decreto."
Il Centro Sanitario di Isola avrà dunque il compito di garantire tutti i servizi previsti per l’assistenza a lungo termine a domicilio, tra cui il supporto nelle attività quotidiane, l'assistenza infermieristica e garantire i servizi per il mantenimento e il rafforzamento dell’autonomia.
La legge prevede che questo tipo di assistenza domiciliare venga finanziata tramite i contributi dell’assicurazione obbligatoria per l’assistenza a lungo termine e i fondi del bilancio statale a partire dal 2028, qualora se ne presenti la necessità. Nel caso in cui tali risorse risultino insufficienti, è prevista l’introduzione di una partecipazione economica da parte degli utenti.
Nel corso della seduta, Ivan Koljesnikov, Dirigente dell’Amministrazione intercomunale dell’Istria, ha presentato il rapporto annuale, evidenziando la persistente carenza di personale nonostante i numerosi bandi pubblici.
"Il problema principale risiede nelle basse retribuzioni," ha spiegato Koljesnikov.
Per quanto riguarda l’attuazione del bilinguismo, Koljesnikov ha segnalato un elevato numero di denunce e segnalazioni, ma ha anche evidenziato l’ottima collaborazione con la Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana costiera, che ha portato alla risoluzione di numerosi casi. Tuttavia, ha sottolineato l’urgenza di approvare un decreto sul bilinguismo valido per tutti e quattro i comuni costieri, in modo da garantire un’applicazione uniforme della normativa linguistica.
Dionizij Botter
