La ministra della cultura Asta Vrečko e il sindaco di Capodistria Aleš Bržan Foto: Lara Drčič
La ministra della cultura Asta Vrečko e il sindaco di Capodistria Aleš Bržan Foto: Lara Drčič

Il sindaco di Capodistria Aleš Bržan è stato chiaro "delle nuove targhe che riporteranno gli antichi odonimi, che non verranno tradotti, perchè questo non avrebbe senso, con una introduzione bilingue che verranno ricollocate a breve. In queste settimane sono state individuate diverse versioni che potrebbero essere idonee, siamo vicini alla soluzione definitiva." In merito non possono decidere nè il sindaco nè il ministero, ci sono altri organismi preposti e esperti del settore che lo faranno, ha continuato il sindaco che ha ribadito che le tabelle torneranno al loro posto entro qualche settimana. Quello che abbiamo capito assieme alla ministra, ha aggiunto Bržan, è che il sistema presenta delle incongruenze che vanno rimosse affinchè episodi come questo di Capodistria non si ripetano più.

"Siamo molto vicini alla soluzione, ringrazio il comune di Capodistria per aver aperto la questione dimostrando di tenere al suo passato, di essere una città multiculturale con un ricco passato alla spalle, un patrimonio culturale unico e al contempo specifico, che va preservato. Sono convinta che anche per la questione delle tabelle si troverà a breve la soluzione più idonea e definitiva ma allo stesso tempo sarà necessario affrontare la questione in modo sistemico, anche da un punto legislativo" le parole della ministra della cultura Asta Vrečko.

Il ministero, ha assicurato Asta Vrečko, assieme agli esperti del settori, alla comunità locale cercheranno delle soluzioni sistemiche affinchè questi problemi non si verifichino più anche se delle proposte concrete non sono state ancora individuate. Vrečko è tornata a dire che il ministero della cultura non ha potere sull'Ispettorato, che a suo tempo decretò irregolari le tabelle con gli antichi odonimi, che si tratta di un'istituzione indipendente e autonoma e che per evitare che in futuro si ripresentino queste difficoltà, come detto, la questione va affrontata in modo sistemico.

Soddisfatto degli esiti dei colloqui il vicesindaco italiano Mario Steffè: "La mia valutazione è assolutamente positiva, si è affrontata la problematica da un punto di vista di sistema, se vogliamo dire così, in senso che sono state previste delle soluzioni che dovrebbero essere addottate per rendere si che l'esposizione degli odonimi storici sia resa nuovamente possibile conservando poi quella che è la natura stessa del progetto, che è quello della promozione dei nomi storici nella loro forma originale. Bisognerà farlo nel rispetto di soluzioni che possono essere consone a quelle che sono le disposizioni di legge, soprattutto in caso di eventuali nuove denunce, avere delle effettive soluzioni, trattare la problematica da un punto di vista più consono, nel rispetto di un sistema." (ld)