Il topo istriano "Adria", la fedele replica dell'imbarcazione tradizionale, è uno dei pilastri della collezione del "Sergej Mašera". Varato nel 2018 grazie al progetto "Piccola barca2" è stato affidato alla Facoltà di marineria e trasporti per fini di studio e manutenzione. Con le nuove tecnologie sarà possibile avere la sensazione di salirci a bordo, salpare da Portorose, veleggiare e remare fino al mandracchio di Pirano tramite realtà virtuale.
Le visite virtuali del Museo del mare non sono nuove, si tratta di un implemento dell'offerta. Negli ultimi anni la sede di Pirano ha adottato diverse misure per venire incontro a tutti i visitatori ed erano già stati digitalizzati percorsi delle collezioni dislocate del Museo delle Saline e la Casa di Tona nell'ambito del progetto europeo "Come-in!", volto a migliorare l'accessibilità per persone con disabilità.
Simona Dornik dell'impresa informatica Izstop che ha realizzato i percorsi virtuali, alla presentazione ha illustrato che il prodotto si compone di video e fotografie a 360 gradi.
La nuova proposta sarà fruibile tramite occhiali per realtà virtuale per un’immersione totale o tablet. Questi, per il momento, saranno disponibili presso la sede del "Mašera" di Palazzo Gabrielli a Pirano, il centro informativo Monfort a Portorose e la Casa di Tona a San Pietro.
"Cerchiamo di allargare l'offerta turistico-didattica e avvicinare il patrimonio culturale al pubblico", così il direttore del Museo del mare "Sergej Mašera" Franco Juri, precisando che i visitatori target sono soprattutto scuole e persone con disabilità. La navigazione virtuale prevede qualche fermata con nozioni storiche riguardanti il patrimonio locale in sloveno, italiano e inglese.
Maja Cergol