Mate Parlov avrà una sua statua e sarà collocata ai Giardini, la centralissima via di Pola proprio di fronte al bar che il campione di pugilato ha gestito fino alla sua prematura scomparsa nel 2008 e che ora è in mano al figlio. E mentre nella Città dell’Arena si sta lavorando per la posa del basamento, la scultrice zagabrese Marija Ujević Galetović - all’ opera per la realizzazione della scultura non ha voluto svelare grandi particolari , ma ha comunque affermato che la statua sarà a grandezza naturale, Parlov avrà una mano in tasca e sul petto della giacca appuntate cinque medaglie. Così come richiesto dalla Sovraintendenza – che ha giudicato la versione sportiva poco consona all’ambiente urbano- il pugile, sarà raffigurato in giacca e cravatta e non in tenuta da ring - quella per capirci- con pantaloncini e guantoni. Una soluzione che sta facendo discutere e che divide i polesani e gli istriani in genere: per molti va bene così perché Parlov oltre che a pugile era uomo d’affari e amante della poesia e della letteratura in genere; per tanti altri andrebbe invece riconosciuto il campione sportivo ovvero quel Parlov che nel pugilato vinse tutti i titoli possibili sia da dilettante sia da professionista e che per anni tenne alto il prestigio di Pola, dell’ Istria e dell’ allora Jugoslavia.
A prescindere dal dibattito che probabilmente proseguirà anche dopo la collocazione della statua prevista tra aprile e maggio, si può dire comunque che a 13 anni dalla morte, Mate Parlov avrà il giusto riconoscimento nella sua cittadina di adozione, quella Pola che lo ha visto crescere come uomo e come leggenda del pugilato. Da ricordare che già qualche anno fa una statua del campione in versione da ring era stata collocata a Fasana località dove Parlov abitava e dove tuttora risiede la sua famiglia. Sempre a Fasana, Mate Parlov è stato omaggiato pure con la denominazione di una via e di una passeggiata.
Lionella Pausin Acquavita