Foto: archivo personale
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La nomina di Marko Bonin alla guida del museo regionale di Capodistria arriva dopo che il precedente direttore Luka Juri aveva rassegnato le sue dimissioni nel mese di febbraio, lasciando vacante il posto. In questo periodo l'istituzione capodistriana è stata guidata come facente funzione da Tina Novak Pucer, ma si diceva ormai da tempo si stava lavorando per trovare un candidato interno adatto a rivestire questo ruolo.

E così è stato, visto che Bonin da anni lavora come curatore di mostre e esposizioni e già nel 2017 compariva tra i candidati che avevano aderito al bando, che aveva portato alla riconferma di Juri come dirigente del museo. Si tratta di un figlio d'arte, poichè suo padre è il ricercatore Flavio Bonin, già direttore del museo del mare di Pirano; mentre la madre Zdenka Bonin è impiegata all'archivio regionale di Capodistria. Lui come i suoi genitori è considerato un esperto di storia locale, e si è diplomato con una tesi sulla modernizzazione delle saline e della produzione del sale.

Non gli resta, quindi, che rimboccarsi le maniche per prendere in mano questa istituzione che ha risentito non poco della pandemia, e che inizia a riprendersi solo in questi ultimi mesi grazie alla costante crescita di visitatori . Bonin promette di incrementare le attività già esistentI e di rinnovare parte di esse al fine di far tornare il museo al centro della vita culturale non solo locale, ma anche nazionale.

Barbara Costamagna