Capo Promontore, l'estremo lembo meridionale di terra istriana - area naturale protetta dalla legge - è sotto indagine della polizia su denuncia del consiglio d'amministrazione dell'ente pubblico che la gestisce. Dai proventi della vendita dei biglietti di entrata mancherebbero sui 150 mila euro, la cifra non è ufficiale, ma indicata da varie fonti attendibili. Sulle indagini confermate dalla portavoce della Questura Nataša Vitasović, viene mantenuto il massimo riserbo. Sembra comunque che sotto la lente d'ingrandimento degli ispettori ci siano alcuni addetti al botteghino per aver venduto i biglietti senza rilasciare lo scontrino o rilasciandone uno fasullo. Come riporta la stampa locale, ultimamente il tenore di vita dei sospettati è andato su notevolmente il che non è passato inosservato. Va detto che Capo Promontore è considerata la gallina dalle uova d'oro del comune di Medolino sul cui territorio si trova. L'anno scorso dalla vendita dei biglietti sono finiti in cassa 1,2 milioni di euro, pagati dalle 200 mila automobili entrate. Questi i dati ufficiali. Dunque una notevole risorsa per il bilancio comunale tanto da alimentare numerosi appetiti e diventare oggetto di confronto anzi scontro tra le forze politiche locali. Il comune è governato dal sindaco indipendente Goran Buić che ha assolutamente appoggiato la denuncia auspicando la conclusione delle indagini in tempi brevi.
Valmer Cusma
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