"Nel 2024, nessun cittadino proveniente da India, Bangladesh, Nepal o Filippine è stato registrato come autore di reato penale, perciò, la permanenza di questi stranieri a Pola non influisce sul tasso di criminalità nella cittadina istriana". Lo afferma la Questura della penisola smentendo così le disinformazioni o - meglio dire- falsità che si stanno facendo strada in questi ultimi giorni specie sulle reti sociali e indicano gli immigrati come autori di una serie di presunti tentativi di stupro. Ultimi quelli del Parco della Marina e di via Valtura. La polizia fa sapere che il primo è argomento di indagine ma che in alcun modo è collegato a cittadini asiatici mentre il secondo è stato classificato come lite familiare e non si è trattato dunque di violenza o tentata violenza sessuale. “Invitiamo tutti a non diffondere voci false e inquietanti che minano la percezione di sicurezza tra la cittadinanza”, il messaggio della Questura polese che intenzionata ad allargare le investigazioni ai diffamatori ricorda come chiunque pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose che possono turbare l’ordine pubblico ovvero la quiete e la tranquillità dei cittadini può venir punito con multe che vanno da 700 a 4 mila euro e con una detenzione di almeno 30 giorni. La polizia constata ancora che “secondo i parametri vigenti, Pola è una città sicura e la presenza di lavoratori provenienti da paesi asiatici non intacca in alcun modo questa realtà”.
(lpa)