Le deliranti e-mail sono arrivate all’economica e alla professionale di Pola, alle medie superiori di Pinguente, Pisino e Rovigno e alla “Leonardo da Vinci” di Buie. “Appena letto il messaggio abbiamo subito informato la polizia che è prontamente intervenuta mentre si stava diffondendo la notizia e il numero di scuole coinvolte”, ci ha raccontato Franko Gergorić, preside della SMSI buiese. Rassicurando tutti, ha confermato che “si è trattato, come negli altri casi, di un falso allarme”, ed ha aggiunto: “La nostra priorità assoluta è la sicurezza dei nostri alunni ed è per questo che ci siamo attenuti scrupolosamente alle pratiche regolari previste in situazioni di questo genere. In stretta collaborazione con le forze di polizia che hanno prontamente attivato tutto le misure di sicurezza e in continuo contatto con il nostro fondatore, la Regione istriana, è stato valutato che l’edificio scolastico è sicuro e che non ci sono minacce dirette legate ad ordigni esplosivi”. Non è stata perciò necessaria l’evacuazione dell’edificio, che ricordiamo, inaugurato solo due anni fa è munito di un moderno sistema di telecamere e di controllo che registrano ogni tentativo di avvicinamento.
Gli esperti hanno valutato che non c’era necessità di evacuazione, ma hanno eseguito controlli approfonditi all’interno e all’esterno della struttura compresi tetti e le aule; non è stato trovato nulla di sospetto e quindi le lezioni sono proseguite senza alcuna interruzione”, ha raccontato ancora Gergorić. “Non c’è spazio al panico, ma la cautela non è mai sufficiente”, la constatazione del governatore istriano Boris Miletić che assieme alla responsabile del Dipartimento regionale per l’istruzione Patricia Percan ha seguito in prima persona l’evolversi della situazione sempre in stretto contatto con la Questura istriana. In tutta l’area sono subito scattati i protocolli previsti in casi del genere mentre la situazione, è stato fatto capire, sarà monitorata anche nei prossimi giorni. Per quanto riguarda le scuole della CNI, va segnalato che oltre alla "Leonardo da Vinci" di Buie è stato preso di mira pure il Liceo italiano di Fiume.

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria