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Continua il pressing delle Regioni e dei Comuni italiani sul governo, per modificare il Dpcm che vieta gli spostamenti sul territorio nazionale dal 21 dicembre al 6 gennaio ed ulteriori restrizioni per il 25, 26 dicembre ed 1 gennaio.
Sono quasi 15mila i nuovi positivi al Covid-19 in Italia. 634 le vittime. Il rapporto tra positivi e tamponi è del 9,9%. In Friuli-Venezia Giulia sono stati rilevati 658 nuovi contagi, il 10,24% dei tamponi eseguiti. 21 i decessi.
Le regioni, ormai uscite tutte dalla zona rossa, chiedono di non bloccare gli spostamenti fra comuni. Il Governo intanto sta preparando il piano delle vaccinazioni che dovrebbero partire a gennaio.
In Italia sono in calo i nuovi casi di contagio da coronavirus ed i decessi, ma sale il tasso di positività. In Friuli-Venezia Giulia sono stati rilevati 359 nuovi contagi, il 9,02 per cento dei 3.981 tamponi eseguiti.
L'Abruzzo, con un'ordinanza del presidente di Regione, Marco Marsilio, diventa arancione, nonostante il Governo, in base ai dati, avesse chiesto di attendere mercoledì.
La maggior parte d’Italia torna gialla, quindi nella fascia con meno restrizioni, solo l’Abruzzo resta rosso, otto le regioni in quella arancione. Le regioni del Nord protestano però contro le limitazioni del nuovo Dpcm.
Il ministro della Salute italiano, Roberto Speranza, ha spiegato che è incoraggiante l’importante diminuzione dell’indice Rt, ma ha anche aggiunto che questo non significa che si è nella situazione di uno “scampato pericolo”.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha illustrato il nuovo Dpcm ed ha sottolineato che un governo democratico non può entrare nelle case dei cittadini con le limitazioni, ma solo raccomandare di non ricevere a casa persone non conviventi.
Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella ha firmato il decreto-legge sugli spostamenti varato dal Consiglio dei ministri, che conferma le strette del governo sulle festività. L’esecutivo è però ancora a lavoro per ultimare il Dpcm.
Vietati gli spostamenti sul territorio nazionale nel periodo delle festività, dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, intervallo di tempo in cui sarà vietato anche raggiungere le seconde case. A Capodanno chiusi i ristoranti negli alberghi.
Il ministro italiano per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ha annunciato che "da qui a 15 giorni tutta Italia o gran parte d'Italia sarà gialla". Come già anticipato rimarranno comunque restrizioni per il periodo delle feste.
Il premier italiano, Giuseppe Conte, alla riunione dei capigruppo ha anticipato che si va verso un Natale con il criterio della zona gialla, ma rafforzata.
In Italia, nella conferenza delle Regioni, alcuni governatori hanno ipotizzato la possibilità di chiudere i confini con le Alpi, in modo da evitare il passaggio dei turisti della neve nei Paesi europei.
In Italia probabilmente, il coprifuoco dalle 22 alle 6 verrà mantenuto anche per le feste di Natale. C'è preoccupazione, intanto, in Piemonte, da parte del governatore Alberto Cirio, dopo le immagini della folla nei negozi di Torino.
Si tratta di un tema strettamente legato all’apertura degli impianti sciistici nei paesi limitrofi. Un blocco delle frontiere sembra improbabile, ma non è escluso l’obbligo di quarantena per chi rientra dalle vacanze.
In questi giorni si è parlato molto in Italia, ma anche in altri Paesi europei, della questione riguardante le vacanze sulla neve durante questa fase dalla pandemia da Coronavirus.
Il Friuli Venezia Giulia vede confermata quella arancione. Si valutano le misure per il Natale, anche in ambito europeo.
I governatori chiedono di valutare la chiusura delle frontiere in caso di divieto di riapertura degli impianti da sci per evitare la concorrenza degli Stati confinanti.
In Italia quasi unanime il via libera dell'Aula della Camera allo scostamento dal pareggio di bilancio. Anche l'opposizione, alla fine, ha votato sì.
Il vertice a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i ministri ed i capidelegazione della maggioranza è servito per stabilire alcune regole per il periodo natalizio. Intanto il centrodestra si è astenuto sullo scostamento di bilancio.
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