Gli indagati sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultras di Inter e Milan e i reati connessi al giro d'affari legato al contesto calcistico. Nell'inchiesta della squadra mobile, guidata da Alfonso Iadevaia, vengono ricostruiti pressioni sulle società, episodi violenti, gli interessi sui parcheggi - con imprenditori vicini alla 'ndrangheta - e le mire delle due curve per un mare di affari. Tra i destinatari delle 19 misure cautelari, tra carcere e domiciliari, nell'inchiesta di Polizia e Guardia di finanza che avrebbe azzerato i vertici delle curve di Inter e Milan ci sono Luca Lucci e Renato Bosetti, il primo capo della curva milanista, il secondo neo capo della curva nord interista dopo l'arresto di Andrea Beretta per l'omicidio di Antonio Bellocco. Entrambi destinatari di ordinanza in carcere, così come Marco Ferdico (curva interista). Ordinanza anche per Beretta, già in carcere per l'omicidio. E per Christian Rosiello, noto come il bodyguard di Fedez perché rimasto coinvolto nel presunto pestaggio ai danni di Cristiano Iovino. Tra gli indagati nell'inchiesta sulle curve ultrà milanesi anche Manfredi Palmeri, consigliere regionale lombardo eletto con la lista di Letizia Moratti e consigliere comunale a Milano in una lista di centrodestra. E' accusato di corruzione tra privati in una tranche per i suoi rapporti con un imprenditore interessato, si legge nell'ordinanza del gip, a "garantirsi l'aggiudicazione dell'appalto" per i parcheggi dello stadio di San Siro.
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