Il governo di Mario Draghi, in carica per gli affari correnti, ha deciso di avviare un negoziato in esclusiva con la cordata Air France-Delta-Certares per definire la cessione di Ita Airways, che di fatto diventerà privata. L'obiettivo è firmare un'intesa preliminare entro il 10 settembre, anche se il ministero del Tesoro ha specificato che sottoscriverà accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l'azionista pubblico.
Un cambiamento di prospettive rispetto a quanto era emerso al momento della consegna delle offerte poche settimane fa, con un risultato che sembrava scritto a favore della cordata Msc-Lufthansa pronta a rilevare l'80% della società. Adesso invece il fondo americano verserà nelle casse dello Stato 700 milioni per il classico 50% + 1, per portare il valore a 1950 miliardi con successivi aumenti di capitale di entrambi i soci.
Il gruppo tedesco, che aveva offerto tra gli 850 e i 900 milioni di euro, non aveva convinto il governo sul tema degli esuberi di personale. Da Francoforte hanno detto di prendere atto della decisione di Roma di intraprendere una strada che consenta una maggiore influenza dello Stato e non una completa privatizzazione. Dal ministero dell'Economia, invece, hanno spiegato come l'offerta di Certares sia stata «notevolmente arricchita nel tempo e conduce al trasferimento della gestione della società al nuovo socio di maggioranza, assicurando l'obiettivo della privatizzazione, con poteri di controllo riservati al Ministero per garantire lo sviluppo di Ita».
Valerio Fabbri