È stata definita una strage di giovani e di stranieri, la tragedia di ieri sera dove un pullman è precipitato da un cavalcavia, vicino ai binari della stazione di Mestre. Il mezzo si è capovolto ed è rimasto schiacciato, uno scenario “apocalittico” come ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Il bilancio definitivo ha confermato le 21 vittime, delle quali due bambini, un neonato di pochi mesi e un dodicenne, invece 15 sono i feriti, almeno quattro in condizioni gravi. Tra le persone che hanno perso la vita ci sono cinque cittadini ucraini, confermati dal portavoce del Ministero degli Affari Esteri di Kiev, un tedesco, un francese e un croato. L’unica vittima italiana invece è l’autista dell’autobus, un quarantenne originario di Conegliano.
Nel frattempo, sono state analizzate le prime immagini e riprese di una telecamera fissa sul cavalcavia che hanno evidenziato il fatto che il mezzo probabilmente viaggiava a meno di 50 km/h e che l’autista avrebbe frenato, in quanto sono visibili le luci dello stop. Come ha spiegato l’Amministratore delegato della società proprietaria del pullman dopo aver visto le immagini, questo non si è incendiato, ha fatto solo qualche fiammella, perché essendo elettrico nel caso avesse preso completamente fuoco la tragedia sarebbe stata peggiore. Sono anche state acquisite le scatole nere dell’autobus, e consegnate alle autorità competenti nella speranza non siano state danneggiate in modo irreparabile dall’incidente. Le analisi sul posto sono ancora in corso, sul manto stradale, sul guardrail, che secondo alcune fonti sarebbe in corso di sostituzione, e la procura di Venezia ha aperto un’inchiesta, al momento senza indagati.
B.Ž.