In apertura della settima giornata di gare a Pyeong Chang è arrivata la seconda medaglia d'oro per l'Italia a questa edizione dei Giochi invernali, merito della straordinaria Michela Maioli che ha dominato la finale dello snowboard cross specialità introdotta alle Olimpiadi di Torino. La 22-enne bergamasca sul podio è stata affiancata dalla francese Julia Pereira de Sousa Mabileau (argento) e dalla ceca, campionessa uscente, Eva Samkova che stavolta ha dovuto accontentarsi del bronzo.
Con il secondo oro dopo quello di Arianna Fontana nei 500 metro dello short track, l'Italia, porta il numero di medaglie conquistate a Pyeongchang a quota 6.
Si è affievolita già alla seconda partita del torneo di hockey ghiaccio maschile l'euforia della Nazionale slovena scaturita mercoledì scorso dopo lo storico successo contro gli Sati Uniti. Oggi la squadra slovena nella seconda uscita del gruppo B, ha ceduto con il punteggio di 8 a 2 alla squadra olimpica russa, che aveva decisamente il dente avvelenato dopo l'1 a 2 subito dalla Slovacchia nella partita inaugurale. La citata Slovacchia oggi con l'identico punteggio 2 a 1 ha perso contro gli Usa.
Poca gloria anche per italiani e sloveni nelle gare di sci alpino. Nel super G maschile ad imporsi è stato il 27-enne austriaco Matthias Mayer (oro quattro anni fa in discesa). Ha preceduto di 13 centesimi l'elvetico Beat Feuz (alla sua seconda medaglia olimpica dopo il bronzo nella libera di ieri). Terzo il campione uscente il 32-enne Kjetil Jansrud.
11 concorrenti hanno chiuso in un fazzoletto di secondo, fra questi anche un italiano, Dominik Paris, giunto settimo, e uno sloveno Boštjan Kline' piazzatosi decimo.
Vittoria svedese nello slalom femminile, gara contesa sul filo dei centesimi. L'oro olimpico ha cinto il collo della 32-enne Frida Hansdotter che ha preceduto la svizzera Wendy Holdener e l'austriaca Katharina Gallhuber. A sorpresa Mikaela Shiffrin, campionessa uscente e vincitrice ieri in gigante, non solo ha dovuto cedere lo scettro alla svedese ma ha anche concluso la gara con un amarissimo quarto posto. Hansdotter, seconda dopo la prima manche a 20 centesimi dalla Holdener alla fine ha preceduto l'elvetica di soli 5/100. La statunitense Shiffrin, grande favorita della vigilia e dominatrice della disciplina per tutta la stagione, si è inchiodata nella parte centrale e non e' riuscita a recuperare chiudendo come nella prima discesa ai piedi del podio, quarta.
Mai in corsa per le medaglie le azzurre, due di loro hanno comunque chiuso nella top ten, si tratta di Chiara Costazza e Irene Curtoni, rispettivamente nona e decima. Tra le slovene 18-esima Maruša Ferk, 21-esima meta Hrovat.
Nella 15 km a tecnica libera di fondo Dario Cologna ha portato alla Svizzera la prima medaglia d'oro a questa rassegna. Il 31-enne rossocrociato entra così definitivamente nella leggenda delle Olimpiadi, infatti, ha trionfato per la terza volta di seguito in una 15 km olimpica maschile, a Vancouver 2010, a Sochi 2014 che si disputò a tecnica classica. Cologna ha preceduto il norvegese Simen Hegstad Krueger di 18" e il russo Denis Spitsov di 23".
Ed è arrivata la prima medaglia per i padroni di casa, l'hanno festeggiata nello skeleton maschile, grazie a Sungbin Yun. Il sudcoreano in testa dalla prima alla quarta manche, ha preceduto l'atleta russo Nikita Tregubov e il britannico Dom Parsons.