Si è svolta presso nel Palazzo presidenziale la cerimonia in ricordo della decisone presa dal Demos per l’indizione del referendum d’indipendenza. L’ampia coalizione di partiti riuniti nel Demos guidata da Jože Pučnik come ricordiamo vinse nell’aprile del 1990 le prime elezioni democratiche nel paese, in seguito al plebiscito del 25 giugno del 1991, voluto dal Demos, fu proclamata l’indipendenza del paese. Ne seguì il conflitto armato durato dieci giorni tra la neonata Slovenia e la Repubblica socialista federale, nel 92 la Slovenia era già uno stato riconosciuto e nel maggio dello stesso anno divenne il 176 esimo paese membro delle Nazioni Unite. Era chiaro che era presente una volontà politica, ha detto il Presidente della Repubblica, Borut Pahor, non era invece chiaro se la decisione godeva del sostegno plebiscitario, ma come sappiamo anche gli aventi diritto hanno deciso per l’indipendenza, ha detto Pahor. Questi ha invitato poi i cittadini alla riflessione, questo episodio ci ha fatto capire che o agiamo insieme oppure rischiamo una divisone che potrebbe rendere vani i nostri sforzi plebiscitari. La storia slovena offre numerosi spunti, ha poi sottolineato Pahor, dicendo che le divisioni devono essere superate in certi momenti storici per il bene comune. È stato un periodo di grandi speranze ma anche timori innescati dalle minacce jugoslave, ha detto il premier Janez Janša, ripercorrendo le tappe salienti che hanno portato all’indipendenza della Slovenia. Il momento chiave è stato l’incontro avvenuto a Poljče il 9 e il 10 di novembre del 1990 tra i deputati sloveni, ha spiegato Janša, che allora ricopriva la carica di Ministro della difesa, la situazione non è delle migliori, ma non lo sarà mai, aveva detto allora Janša, spianando così la strada a questa importante decisone che determinò la nascita della Slovenia. Il clima internazionale era contrariato, anche da parte Usa. All'epoca ci fu un'ampia comunione di intenti tra tutte le forze politiche slovene, in seguito a una serie di divergenze, anche sulle riforme economiche da attuare, il Demos di sciolse il 30 dicembre 1991. L'obiettivo comunque era stato raggiunto, infatti, qualche settimana più tardi arrivò il riconoscimento internazionale.
Dionizij Botter