Una serie di istituti in tutto il Paese è stata bersaglio di gravi atti di intimidazione, veicolati tramite messaggi di posta elettronica inviati da diversi indirizzi. Un individuo anonimo, celatosi dietro lo pseudonimo di “Guerriero”, ha diffuso la minaccia di un'esplosione all'interno di una scuola, seminando allarme e preoccupazione tra studenti, personale scolastico e famiglie, evocando scenari apocalittici quali il “naufragio dell'Europa” e prospettando una “vendetta.” Le autorità competenti, allertate tempestivamente, hanno avviato immediate indagini per accertare la veridicità del messaggio e identificare il responsabile. Le analisi condotte hanno consentito di stabilire un collegamento tra i messaggi minatori pervenuti e analoghi episodi verificatisi in altri Paesi, come l'Ungheria. Le forze dell'ordine, tramite sopralluoghi, hanno raccolto e analizzato attentamente le segnalazioni provenienti da diverse scuole elementari, medie superiori e asili nido dislocati in varie aree della Slovenia, tra cui Lubiana, Novo Mesto, Ptuj, Divaccia, Kozina e molte altre. I fatti contestati configurano il reato di procurato allarme. Sebbene le indagini siano ancora in corso, i primi elementi investigativi inducono a ritenere assente un pericolo concreto per l'incolumità degli studenti, collocando l'evento al grado minimo di pericolosità. Nonostante la rassicurazione fornita, alcuni istituti hanno ritenuto opportuno adottare misure precauzionali, evacuando gli edifici e sospendendo temporaneamente le attività didattiche, al fine di garantire la massima sicurezza degli studenti e del personale addetto. Il Ministero dell'Istruzione, in stretta collaborazione con gli inquirenti, ha attivato tutti i protocolli di sicurezza previsti per questi casi, informando tutte le parti coinvolte e fornendo indicazioni operative per gestire il problema. Durante il punto stampa, il Ministro dell’interno Boštjan Poklukar insieme al Ministro dell’Istruzione Vinko Logaj, pur invitando alla massima prudenza, ha esortato la cittadinanza a evitare il panico e gli allarmismi.
Alessia Mitar