Foto: BoBo
Foto: BoBo

Il sindaco di Lubiana, Zoran Janković, ha escluso la possibilità di candidarsi alle elezioni presidenziali in Serbia previste per il 2027. Durante una conferenza stampa, ha chiarito di non essere attualmente in possesso della cittadinanza serba, ma ha aggiunto che potrebbe ottenerla facilmente, essendo nato nel Paese. Al contempo ha però ribadito il proprio impegno a portare a termine il mandato in corso alla guida del Comune di Lubiana. In merito a una possibile ricandidatura come sindaco, ha annunciato che la decisione verrà resa nota il 9 maggio del prossimo anno. Le dichiarazioni di Janković giungono in risposta alle recenti affermazioni del presidente serbo Aleksandar Vučić, che aveva pubblicamente ipotizzato una futura candidatura del primo cittadino di Lubiana alla presidenza della Serbia. Intanto il Garante della privacy ha stabilito che la lettera di sostegno inviata dal sindaco di Lubiana al presidente Vučić fa parte della corrispondenza privata del primo cittadino, anche se redatta su carta intestata del Comune e spedita da un indirizzo e-mail istituzionale. La vicenda è emersa in seguito a una segnalazione volta a ottenere l'accesso al documento in quanto presunta informazione di interesse pubblico. Tuttavia, il Garante ha concluso che non sussistono i presupposti per tale classificazione, poiché il contenuto della lettera non rientra nelle competenze dell'amministrazione comunale. Dalla ricostruzione ufficiale, emerge che Janković avrebbe dettato la lettera in ambito domestico; dopo averla letta e firmata, ha incaricato il proprio capo di gabinetto, Tanja Dodig Sodnik, di inviarla tramite l’e-mail ufficiale del Comune. Quest'ultima ha confermato di non aver registrato il documento nel sistema comunale, trattandosi, a suo dire, di una comunicazione esclusivamente privata. Sebbene riportasse l'intestazione del Comune, la missiva è stata firmata unicamente con il nome del sindaco, senza alcun riferimento alla sua carica istituzionale. Inoltre, era priva di numero di protocollo, dettaglio che - secondo il Garante - conferma ulteriormente la natura privata dell'atto.
M.N.