Foto: EPA
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La Commissione europea ha chiesto al governo sloveno di presentare una proposta di bilancio integrata per l'anno prossimo, garantendo in questa maniera che vengano rispettati gli obiettivi delle raccomandazioni specifiche dell'Ue sulle politiche economiche, occupazionali e di bilancio. L'esecutivo comunitario evidenzia come il progetto di bilancio sloveno comprenda solo le misure adottate finora, mentre non si fa riferimento a quelle programmate per l'anno prossimo. Inoltre prende atto dell'impegno del governo Šarec ad inviare una bozza aggiornata, non appena la proposta di bilancio sarà inoltrata al Parlamento sloveno. Dal Ministero delle Finanze è arrivata una risposta alle critiche di Bruxelles; si tratta di misure che non è necessario includere immediatamente; lo si può fare successivamente, nella messa a punto della manovra correttiva per il 2019. Ricordiamo che il documento era stato approvato alla fine dello scorso anno, poi sono già state apportate delle correzioni. È stato quindi ridiscusso al primo vertice della nuova coalizione, ad inizio ottobre, poco prima di inviarlo a Bruxelles per l'esame della commissione. La manovra per il prossimo anno prevede un utile di bilancio di circa 54 milioni di euro, quindi nel rispetto dei parametri fissati dal Patto di Stabilità e Crescita. Lettere con richieste di chiarimenti sono state inviate dalla Commissione anche a Belgio, Spagna, Francia e Portogallo.
Di tutt'altro tono quella fatta pervenire all'Italia in cui la Manovra 2019 viene definita una deviazione senza precedenti, con rischio di seria violazione del Patto di Stabilità.

Delio Dessardo