Massimiliano Fuksas è una star dell'architettura contemporanea, questo lo sa ogni persona un po' informata. Però ritrovare sul Corriere l'avveniristica struttura a doppia ellisse destinata ad ergersi nel panorama costiero di Capodistria fa comunque un certo effetto. Titolo dell'articolo a tutta pagina, corredato da una immagine di dimensioni generose, "Un 'braccio teso' tra Est e Ovest". L'architetto Fuksas, che ha firmato il progetto con la moglie Doriana e il collega sloveno Sandi Pirš, racconta dunque a "La lettura" la torre Capo Grande "leggermente inclinata verso il mare che avrà un'altezza totale di 111 metri", e che, nell'intenzione degli autori, "oltre l'apparenza si proporrà come una 'torre della pace' tra Est ed Ovest, tra Capodistria e Trieste, tra la Slovenia e l'Italia", nel solco di un'idea dell'architettura intesa come "contatto, connessione, dialogo", in una parola confronto, che è alla base di ogni progetto dello Studio Fuksas. Nell'articolo si ricorda poi che la torre "sarà destinata a diventare un nuovo elemento simbolico della città", e un elemento di attrazione turistica, motivo per il quale l'opera che collegherà con ascensori la spiaggia di Giusterna e il Monte San Marco sarà dotata di un'ampia piattaforma panoramica, "raggiungibile attraverso un ponte sospeso lungo 100 metri, realizzato in vetro per consentire un contatto visivo con la baia e l'entroterra".
Circa i tempi di realizzazione, il celebre architetto spiega che "adesso siamo al progetto esecutivo; l'appalto entro l'anno", e di aver affrontato da subito questo lavoro con grande entusiasmo, in un luogo di confine che Fuksas definisce "raccoglitore di sogni e di poesia".