Foto: Martegani
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La mostra a Palazzo Belgramoni Tacco, "Koper-Capodistria 1500”, ha aperto ufficialmente le celebrazioni per i 1500 anni di Capodistria: secondo la tradizione il primo vescovo di Capodistria, San Nazario, nato tra il 470 e il 480, fu consacrato a Capodistria nel 524, anno scelto per segnare la nascita ufficiale della città, che però ha una storia ancor più antica.

Foto:Martegani
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Per celebrare l’evento è stato previsto un programma culturale e d’iniziative nel corso del 2024, a cui partecipano tutte le principali istituzioni culturali della città (oltre alla Municipalità di Capodistria, l'Archivio Provinciale di Capodistria, il Museo Provinciale di Capodistria, la Diocesi di Capodistria, l'Università del Primorska, la Facoltà di Studi Umanistici, il Teatro di Capodistria, il Centro di Ricerca Scientifica di Capodistria, l'Istituto per i Giovani, la Cultura e il Turismo di Capodistria, la Biblioteca Centrale Srečko Vilhar di Capodistria, il Centro Italiano Carlo Combi, la Comunità degli Italiani Santorio Santorio di Capodistria, l'Istituto per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale, l'Ufficio Distrettuale di Pirano) con mostre, simposi scientifici, conferenze e seminari divulgativi, festival teatrali, pubblicazioni.

Foto: Martegani
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Già la prossima settimana verrà presentato il facsimile dello Statuto di Capodistria del 1423, conservato oggi nell'Archivio di Venezia, un momento sottolineato anche dal sindaco Aleš Bržan: “Ogni città – ha spiegato - deve essere molto orgogliosa del proprio antico statuto più vecchio, finalmente l’avremo anche noi come già hanno fatto altre città del litorale. In generale sono felicissimo – ha aggiunto - della possibilità di promuovere la conoscenza di Capodistria: una città con una storia lunga e molto molto interessante. L'anno che verrà sarà un'ottima occasione per presentare sia ai cittadini sia tutti coloro che vorranno visitarci per promuovere la città: s’inizia con questa mostra in questo museo, ma ci saranno anche altre iniziative, un po' tutta la città vivrà questa ricorrenza che metteranno luce il valore della città e del nostro patrimonio culturale”. Riguardo la collaborazione fra le due comunità presenti in città, Bržan ha ricordato che “si tratta di una convivenza che c’è da sempre e continuerà in futuro”.

Foto: Martegani
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Il culmine degli eventi sarà la celebrazione della diocesi di Capodistria e della festa di San Nazario, con l'inaugurazione della fonte battesimale restaurata, il restauro della torre cittadina, la presentazione del dipinto di Carpaccio nella cattedrale.
Proprio attorno alla figura di san Nazario è stato costruito il programma del Centro Combi, come conferma Kristjan Knez direttore del Centro Carlo Combi: “Noi ci concentreremo sulla figura di San Nazario - spiega - figura per certi aspetti anche mitica, ma che entra profondamente nella storia della città, tanto da diventare il patrono di Capodistria. Lo celebreremo con una mostra con catalogo di accompagnamento, e anche con un breve video di presentazione. Cercheremo di tracciare in un percorso di lunghissimo periodo sulla figura di San Nazario che è il retaggio ancora esistente in città, frutto delle stratificazioni avvenute nel corso di secoli, metteremo in luce come San Nazario venga visto nell'arte e nei manufatti, qual è la devozione, gli aspetti religiosi e anche culturali. San Nazario nel retaggio cittadino è sempre visto anche in relazione con Venezia perché il lascito della Repubblica veneta è molto importante: abbiamo anche proposto questo progetto in un bando della regione Veneto, ed è stato co-finanziato. È un’occasione per parlare di San Nazario, del patrono di Capodistria, ma anche per riflettere su questi continui rapporti tra le sponde dell'Adriatico che hanno poi scritto la nostra storia”.
Tutta la città però parteciperà alle celebrazioni, anche con delle decorazioni che ricorderanno l’anniversario a cittadini e visitatori di Capodistria. Nel centro storico sarà anche diffuso il profumo della lavanda, pianta chiamata anche "spigi de San Nazario" o "calici di San Nazario", e saranno riproposti i "bussolai" dolce tipico delle feste in città attraverso i secoli.
Il comune di Capodistria ha anche presentato alla Banca Centrale Slovena la proposta di commemorare l'anniversario con l'emissione di una moneta speciale.

Alessandro Martegani